domenica 21 luglio 2013

Riuscire a vedere là dove nessuno vede ...

Sabato mattina mi è successo una cosa molto spiacevole che mi ha completamente buttata giù, mi ha resa triste e priva di allegria, e ho capito che il mio campo energetico non sta funzionando bene in questo periodo ed è logicamente colpa mia!
Come si può buttare giù, perchè perdiamo un oggetto?
Non dobbiamo essere attaccati alle cose materiali, non dobbiamo farci condizionare da oggetti, perchè sembrano benessere per noi. Sappiamo che il benessere non è nelle cose, ma in noi.
L'attaccamento non fa bene.

Mi hanno rubato la borsa con tutti oggetti personali che da una vita mi porto a presso e più di valore hanno un significato affettivo per me.
Sono queste scemenze che mi fanno sentire sicura e protetta. Io ho sempre tutto nella borsa, una specie di pronto soccorso portatile, un minikit di sopravvivenza, con tante piccole ed utilissime cose come il trucco, il cucito, i cerotti, le forbicine, i cacciaviti, non si sa per che cosa, ma potrebbero sempre servire, fazzoletti Tempo, fazzoletti con Mozart sopra o cuoricini, fazzoletti bagnati per l'emergenza,  penne con blocco di carta, specchio d'ingrandimento, caramelle di tutti tipi, da offrire a chi incontro durante le mie giornate piene di mille impegni, insomma mi porto dietro tutta la casa.
Quando qualcuno chiede la cosa più assurda ed impensabile, sono sicura di averla nella mia borsa.

Forse la tristezza di questa esperienza insegna, che in fondo non è successo niente. Un'anima in pena ha fatto un gesto ignobile, vigliacco e maleducato, e possiamo stare certi che non gli porterà nessuna fortuna, non perchè è successo a me, ma è la legge dell'Universo: gesti negativi attirano inevitabili conseguenze negative.

L'insegnamento per noi è di non stare male, ci sono cose molto più importanti, come una bella giornata senza stress, un bagno in piscina con mio figlio che non può camminare, sentire l'altro mio figlio suonare la batteria, i loro sorrisi, un abbraccio di qualcuno che ci capisce,  riuscire a vedere là dove nessuno vede, aiutare a chi è in difficoltà, gioire delle piccole cose, un'insalata di carciofi crudi quando è stagione, una granita con un amico, ammirare la luna piena, correre con il proprio cane o andare semplicemente in bici ...
imparare a farne di meno di tante cose costose.

Eh si, imparare a non soffrire, se perdiamo qualcosa alla quale ci tenevamo da morire, è un processo di crescita, una partita con noi stessi per raggiungere l'equilibrio, la chiave per la felicità.

Certe volte abbiamo trasformato la felicità in una delle tante cose che dobbiamo possedere.
Così la rincorriamo, confondendola con la ricchezze e il prestigio, senza renderci conto che chi ha già conquistato entrambe non è detto che sia felice, anzi, probabilmente ne ha più pensieri ancora.

…tutte le cose che hai comprato per tentare di riempire i tuoi giorni, alla fine non potranno darti altro che un falso senso di sicurezza.
Bisogna rendersi conto che non tutte le cose che si vogliono sono necessariamente quelle di cui si ha bisogno.
Nel corso degli anni ho visto molte persone commettere il medesimo errore. Ogni volta che arrivano in cima a una montagna, ecco che si para loro innanzi un’altra più alta, più verde, e vogliono dare la scalata anche a quella. Questa sete incontenibile si chiama avidità. Non ci si accontenta mai.
E quando all’improvviso ci si accorge di ciò che si è fatto della propria vita , di solito è troppo tardi per correre dietro a quello che si vuole veramente.

Devi fare distinzione tra le cose che ti aiuteranno ad arricchire la tua vita e quelle che invece ti daranno soltanto un momentaneo appagamento, perché presto o tardi scoprirai che il prezzo che hai dovuto pagare per i tuoi status-symbol è stato di gran lunga superiore alla felicità che essi hanno saputo darti.

Quando vai in giro sii sincero con te stesso... prima di decidere un nuovo acquisto chiediti che cosa ne farai,  ti piace davvero, ti serve assolutamente?

L’idea di avere quella cosa ti viene dal cuore, o è solo un bisogno creato dalla voglia del momento ?

Io lo faccio quasi sempre, e mi rispondo "No, in fondo non mi serve, posso farne a meno." Oppure dico
"Con questo oggetto mi sento incredibilmente felice, lo sognavo", allora va bene.

…ogni volta che ti togli qualcosa che non ti occorre, si apre uno spazio nella tua mente che può essere occupato da un pensiero positivo.

Ricorda che la felicità, come la purezza interiore, non ha prezzo, ma una sola cosa: il tuo Cuore

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