venerdì 22 agosto 2014

Beautiful Central Park

"The most beautiful people we have known are those who have known defeat, known suffering, known struggle, known loss and have found their way out the dephts. These persons have an appreciation, a sensitivity and an understanding of life that fills them with compassion, gentleness and a deep loving concern. Beautiful people do not just happen." Elisabeth Kübler-Ross



Fare una passeggiata al Central Park di New York ti riconciglia con il mondo al quale noi siamo abituati.
E' una magica oasi di pace con ampi spazi verdi per scaricare lo stress della vita quotidiana.
Ancora oggi questo grandioso parco costituisce uno dei maggiori richiami della città e attira frotte di newyorkesi che si recano qui per fare jogging, andare in bicicletta, pattinare, fare una partita di baseball o dedicarsi a un altro sport, rilassarsi su uno dei numerosi prati oppure assistere ai concerti gratuiti che si tengono al Great Lawn. Le mamme e i papà portano i bambini allo zoo, al Central Park Wildlife Center o chiunqhe può godersi gli spettacoli del celebre festival annuale Shakespeare in the Park. New York è una città in continuo movimento e staccare la presa è indispensabile. Questo parco è come un grosso benzinaio, ognuno fa il pieno di forze, d'equilibrio e di nuove energie. 



La vista dall'alto di Manhattan, quella che si può ammirare dal Top of the Rock, oppure sorvolando in elicottero è mozzafiato e colpisce non tanto per i grattacieli, quanto per la loro assenza all'interno dei 340 ettari di verde, per l'esattezza un rettangolo di 4 km × 800 m di questo straordinario parco. Forse è il più famoso al mondo grazie alla sua comparsa in numerosi film e telefilm con prati lussureggianti, boschetti, laghetti e sentieri sinuosi.





Anche se il parco sembra naturale, è tuttavia in gran parte opera dell'uomo. Central Park, pur essendo un parco urbano, è caratterizzato da rilievi, collinette e rocce che contribuiscono a dare al parco un senso di luogo naturale. In realtà ben 14.000 metri cubi di terreno agricolo furono trasportati dal New Jersey, sia perchè la terra presente sul posto non era abbastanza buona per sostentare le varie piante che dovevano essere piantate, sia per creare rilievi e zone collinari e dare al parco un andamento lievemente ondulato anziché piatto. 


Le più belle persone che abbiamo incontrato sono loro che hanno conosciuto sofferenza e disperazione, che hanno perso qualcuno e che hanno trovato la loro via d'uscita dalle profondità.
Queste persone hanno un apprezzamento, una sensitività e una comprensione della vita che li riempie di compassione, di gentilezza e  di un rapporto profondo d'amore.
Belle persone non capitano per caso.
Elisabeth Kübler-Ross


Avrei voluto raccogliere tutte queste belle dediche sulle panchine, che idea meravigliosa! 


No matter what happens, some memories can never be replaced.
Non importa cosa succede, certi ricordi non potranno mai essere sostituiti.






Preparare uno slide show non è per niente facile. Non deve essere troppo lungo,
i tempi tra una foto e l'altra non devono essere troppo veloci, la transizione va inserita con cura, la musica va sfinata con l'ultima foto, titoli e riconoscimento fanno piacere, ecc...  
insomma ogni volta impazzisco con questa sfida, ma dopo tanti tentativi ce l'ho fatta e spero che vi piaccia.                                                                                     
Per una città dinamica come New York ho scelto un brano altrettanto dinamico, 
Jazzy Pecada Slow Down, Cafè del Mar Vol.14,  it's a delicious luxury jazzy mix. Enjoy it!

 

            
             




domenica 10 agosto 2014

World Trade Center Never forget , L'intramontabile mito delle Twin Towers

" Perchè è arrivato il tempo per aiutare, per amare, per essere uniti. E' ora di mostrare al mondo la nostra forza e far capire alla gente che non lasceremo che la paura controlli il nostro domani. " Anonymous 

                                  questa foto con l'autorizzazione di Carlos Chavez

Voglio tornare alla visita del World Trade Center, perchè merita un post speciale e desidero contribuire in piccola parte ad onorare le vittime di questa sciagura che mi ha toccata profondamente. 
One World Trade Center detto anche Ground Zero è una tappa doverosa per ricordare la tragedia dei due attentati dell'11 Settembre 2001, organizzati e realizzati da un gruppo di terroristi aderenti ad Al Qaida contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d'America. 
I terroristi fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri nord e sud del World Trade Center di New York. Il complesso era situato nella parte sud dell'isola di Manhattan causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini.
Con il crollo delle torri (denominate WTC 1 e WTC 2) anche gli edifici minori (WTC 3, WTC 4, WTC 5, WTC 6 e WTC 7) furono distrutti o danneggiati irreversibilmente e quindi abbattuti nei mesi successivi. 
Quest'azione non solo ha spezzato la vita di migliaia di persone, ma ha profondamente segnato l'animo di ogni cittadino americano e di tutte le coscienze libere di questo mondo.
Trovo commovente e giusto che sia stato creato un luogo unico e significativo, una tomba gigantesca dove piangere e ricordare i cari di tutti parenti e familiari disperati e distrutti nei loro cuori.
Sara' perché l'undici settembre e' stato forse l'evento storico più importante e scioccante di questo inizio di millennio, sara' perché ero stata anch'io sulle Twin Towers tanti anni fa, ma tornarci al Memoriale e vedere cosa ne è rimasto e' stata un'esperienza scioccante ed indescrivibile. 


Condivido il pensiero dell'amico Carlos Chavez, "I just want to leave footprints while I'm walking in this life." Anch'io voglio lasciare un'impronta mentre cammino in questa vita. Averlo incontrato lo stesso giorno della nostra visita, mi ha fatto capire che nulla accade per caso. Ho letto con attenzione il suo materiale documentario che mi ha dato... per caso? Certamente no. 
Eduardo Manuel Suarez è un superstite del disastro, ed e' il giovane nipote di Carlos, che ha perso dei parenti nell'attentato. All'epoca Manuel era impiegato nella cucina in un ristorante della Twin Tower north, l'Akbar's Cafè. Gli ho chiesto espressamente il permesso di scrivere la sua testimonianza nel mio blog e l'altro giorno mi ha mandato una e-mail con l'autorizzazione a pubblicare la sua storia. 
Ho tradotto le sue parole:
Manuel è un uomo giovane che ha deciso di andare a New York City. Non avrebbe mai pensato quale destino lo stesse aspettando in una delle Twin Towers. Quel giorno fatidico stava lavorando nel Cafè già da due ore quando sentì l'impatto del primo aereo colpire la torre. 
Suo lavoro fu immediatamente interrotto, come il resto di tutte le altre attività del personale, costringendoli ad evacuare all'istante. 
Vedevano tante persone correre in tutte le direzioni, scappavano senza sapere cosa realmente stesse succedendo. L'allarme delle torri suonava, si sentivano grida terribili di gente disperata che si precipitava verso l'uscita, tutti insieme, pensando che si trattasse di un incendio nella torre.
Quando Manuel uscì dal grattacielo, guardando cosa stesse succedendo e non credeva ai suoi occhi. Immaginava che fosse sicuramente qualcosa di orrendo.
Alcuni dicevano una bomba, altri un'aereo, ma nessuno sapeva ancora cosa fosse realmente accaduto.
Ovunque volavano pezzi di metallo e di carta. Voci dicevano "un aereo ha colpito le Twin Tower". Dopo un pò decise di scappare da Lower Manhattan attraverso il Brooklyn Bridge per allontanarsi il più possibile.


"Ho perso mio padre quando ero bambino. Durante gli anni delle medie vedevo mia madre lavorare duramente per crescere me e i miei fratelli. Ogni volta che tornavo a casa dopo la scuola vedevo i tanti problemi della mia famiglia e decisi di emigrare negli Usa, con il fermo impegno di aiutare mia madre a crescere tutti noi e dare ai miei fratelli e a me l'educazione che loro avrebbero voluto.
Non avrei mai pensato che la vita mi riservasse una prova così dura. La tragedia dell' 11 settembre 2001 mi ha toccato così profondamente da non poter più rimanere a New York.
Voglio ringraziare profondamente Terry Reynolds, assistente Croce Rossa, la persona che mi ha aiutato personalmente dandomi assistenza psicologica con dedizione e grande affetto. Grazie a lei ho potuto superare questo orrendo evento considerando anche la mia giovane età.
Grazie a Dio, ai miei sforzi quotidiani, i miei obiettivi si stanno realizzando. Voglio ringraziare mio zio Carlos Chavez, autore della rivista fotografica WTC Never Forget, per avermi dato la possibilità di condividere e di raccontare la mia storia."


"Ogni volta che prego per le vittime di quel terribile giorno, io ringrazio Dio che il mio nome non sia scritto su quella targa del memoriale."

Gli obiettivi dell’associazione non-profit che gestisce il memoriale sono i seguenti:
Ricordare e onorare le migliaia di uomini, donne e bambini uccisi dai terroristi negli attacchi del 26 febbraio 1993 e dell'11 settembre 2001. 
Rispettare questo luogo reso sacro attraverso la perdita tragica.
Riconoscere la resistenza di coloro che sono sopravvissuti, il coraggio di coloro che hanno rischiato la vita per salvare gli altri, e la compassione di tutti coloro che ci hanno sostenuto nelle nostre ore più buie.
Riaffermare il rispetto della vita, rafforzare la nostra determinazione a preservare la libertà...







Due piscine con le più grandi cascate artificiali degli Stati Uniti si trovano in corrispondenza delle impronte delle Torri Gemelle. Ogni piscina misura 4.000 metri quadrati, insieme hanno lo scopo di simboleggiare la perdita di vite umane e il vuoto fisico lasciato dagli attacchi terroristici. Il suono dell'acqua serve per soffocare i rumori della città, rendendo il sito un santuario contemplativo. Quasi 400 alberi riempiranno i restanti 6 ettari del Memorial Plaza.

I nomi delle 2.983 vittime sono iscritti su 76 placche di bronzo attaccati ai bordi delle piscine del Memorial. Ciò include i nomi delle 2.977 vittime che sono stati uccisi negli attacchi dell'11 settembre a New York, Arlington, VA, e Pennsylvania, così come i nomi delle sei vittime che sono state uccise nell’attentato del 1993 al World Trade Center. I nomi sono stati disposti secondo un processo e un algoritmo che è stato usato per creare una "relazione" proprio tra essi. Ad esempio i nomi delle vittime che si trovavano nella Torre Nord (WTC 1), dei passeggeri e dell’equipaggio del volo American Airlines 11 (che ha colpito la Torre Nord alle 8.46 di mattino) si trovano attorno al perimetro della North Pool. I nomi delle vittime che si trovavano nella Torre Sud (WTC 2), dei passeggeri e dell’equipaggio del volo United Airlines 175 (che ha colpito la Torre Sud poco dopo alle 9.05) si trovano attorno al perimetro della South Pool. Qui si trovano anche i nomi delle vittime che si trovavano nelle immediate vicinanze delle Torri Gemelle, dei primi soccorritori che morirono durante le operazioni di salvataggio, dei passeggeri e dell’equipaggio del volo United Airlines 93 (che si schiantò vicino a Shanksville, Pennsylvania), del volo American Airlines 77 (che ha colpito il Pentagono), delle vittime che erano al Pentagono, e delle vittime dell’attentato dinamitardo del 1993 al World Trade Center.



Nota di pessimo gusto, i turisti che fanno selfie con i telefonini davanti alle fontane.
Non hanno capito niente.




Dove sorgevano le due torri gemelle ora si trovano due piscine enormi con buco centrale di cui non si vede il fondo per simboleggiare il vuoto infinito e il dolore che ha lasciato questa tragedia. Intorno a tutto il perimetro di queste enormi fontane monumento ci sono scolpiti nel bronzo i nomi di tutte le innocenti vittime, soccorritori compresi (412 fra pompieri, poliziotti e soccorritori). 


 È stato deciso che i nomi delle società di appartenenza non dovevano essere incluse. Tuttavia, i dipendenti della società, i passeggeri dei quattro voli sono elencati insieme così come sono elencati i soccorritori insieme con le loro unità.

"The most important thing in life is to learn how to give out love and to let it come in."
 La cosa più importante nella vita è imparare a dare e ricevere amore, lasciandolo penetrare   dentro di noi.

St.Paul's Chapel giardino


In questa occasione voglio farvi vedere il video Secret Garden Nocturne. E' un filmato ovviamente simbolico che ognuno può interpretare come desidera. Un ragazzo coraggioso gira di notte nel bosco alla ricerca di qualcosa... credo che il coraggio sia in tutti noi (anche se non giriamo nel bosco di notte!) e ognuno tira fuori il meglio di sè quando si sente più forte. La signora bianca che sembra una fatina, potrebbe essere la speranza che ci accompagna in modo invisibile, ma costante... questa è la mia visione.
Enjoy the nice Secret Garden video, just a symbolic expression of courage. I think that's the guy in the scene, walking alone in the dark... just like everyone of us is courageous on his own way and the white lady, the sound of the violin, must be hope, as she seems to be a fairy woman that walks by our side even invisible, but constantly...that's my vision. 
Never lose hope and faith. Mai perdere la speranza e la Fede, per questo ho voluto condividerlo con voi, stasera, come omaggio alla notte incantata, in cui non ho mai visto una luna più bella, la superluna. 



Secret Garden Nocturne (musica notturna) 
Ancora una volta le giurie europee premiano un brano dalle sonorità celtiche, questa volta proveniente dalla Norvegia. Eurovision Song Contest Winner1995

Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza.
Seneca













martedì 5 agosto 2014

New York, a once in a lifetime experience!

"Gente che va, gente che viene. Gente che ti stancherà, gente che nonostante tutto ti mancherà, gente che ricorderai, che rimpiangerai, gente che occuperà una piccola parte del tuo cuore sempre, gente che si prenderà il tuo cuore e che te lo restituirà distrutto, ma gente che lascerà un segno comunque vada. La vita è questa." (Cit.)



Siamo tornati da un viaggio incredibilmente affascinante e interessante in una città che ci ha lasciati a bocca aperta, New York!
La prima impressione che si ha quando si intravedono i primi grattacieli dall'aereo è un'emozione indescrivibile! Per noi europei sembra un'altro pianeta in tutti sensi. E per un ragazzo giovane come mio figlio, è assolutamente una "once in a lifetime experience!"
Eh si, un'esperienza da fare almeno una volta nella vita. 
E' la città più popolosa degli Stati Uniti, nonché uno dei centri economici e culturali più importanti del continente americano e del mondo intero. La rete stradale di Manhattan è considerata fra le più facili, in quanto le strade sono a griglia e denominate con numeri e non con nomi. 
New York è costituita da 5 circoscrizioni (chiamate boroughs). La più settentrionale, il Bronx, sorge sul continente all'estremità di una piccola penisola; poi ci sono Manhattan, Staten Island, Brooklyn e il Queens. 
Esistono anche numerose isole di dimensioni più piccole; fra le maggiori vi sono Ellis Island, Liberty Island, l'isola dove è collocata la famosa Statua della Libertà; Rikers Island, situata nell'East River a nord di Manhattan e sede di un enorme complesso carcerario; e Roosevelt Island.
Le cose più interessanti da vedere che vi consiglio sono : 
Times Square, uno dei luoghi più visitati e sovraffollati della città e del paese, dove girano personaggi travestiti da Spiderman, Mickey Mouse, Batman e tanti altri. Non ho mai visto tanta gente in un posto, tutti giorni e a qualsiasi ora. In questa occasione ho avuto l'impressione che siamo come formiche in un gigantesco formicaio. Tutti corrono in tutte le direzioni, a migliaia, continuamente senza sosta. 
Ci si abitua molto rapidamente a questo vortice di elettricità di movimento. Abbiamo camminato tutto il giorno, piccola sosta per un pranzo veloce da qualche parte, insalata o hamburger o hot-dog, e via per altre camminate, a vedere e a scoprire questo mondo incredibile. Dopo un paio di giorni mi sentivo come "anestetizzata", ... il sovvracarico del senso della percezione va nella testa, la folla di gente dappertutto, le macchine ferme nel traffico sulla Fifth Avenue, ambulanze con sirena accesa bloccate nelle file interminabili... ma scusate, chi ha detto che Roma è caotica ??? 
Il Jetlag ( fuso orario - 6 ore) è pesante e massacrante, almeno lo era per me. Verso le 15.00. del pomeriggio (21.00 ora italiana) mi sentivo come volare, non riuscivo più a vedere da vicino, ma osservavo tutto quello che mi circondava come se fossi una comparsa in un film. Le orecchie erano ovattate, sentivo solo in lontananza, e anche se continuavo a camminare, oggi lo posso dire, ero a pezzi ! 
New York è costituita da 5 circoscrizioni (chiamate boroughs). La più settentrionale, il Bronx, sorge sul continente, all'estremità di una piccola penisola; Manhattan, Staten Island, Brooklyn e il Queens. 




Mulberry Street, ingresso a Little Italy, come si può non fare un giretto in mezzo ai ristorantini, negozietti e bancarelle per scambiare quattro chiacchiere con qualche connazionale diventato americano. Qui abbiamo trovato un negozio con addobbi natalizi così fornito come da nessun'altra parte, e questo a Luglio! Era talmente piena di gente che comprava come se Natale fosse la settimana successiva. 



Empire State Building, è tornata ad essere la più alta costruzione di New York dopo l'abbattimento delle torri gemelle del 11.settembre 2001. 





Central Park, meravigliosa oasi di pace in mezzo alla grande città con campi di baseball, pittori, panchine con targhette che mi piacevano tanto, (che modo meraviglioso di fare una dichiarazione d'amore! A Roma sarebbero durate poche ore, che peccato!)  un giardino zoologico e piste per fare jogging. Ci siamo rifugiati parecchie volte facendo lunghe passeggiate in mezzo al verde, circondati da simpatici scoiattoli.








e non voglio dimenticare il piccolo parco centrale St.Bryant, dove potete gustare un frozen joghurt da 1001notte! Il mio pranzo preferito. 



Ponte di Brooklyn 


Statua della Libertà, che emozione vederla in tutta la sua maestosità a pochi metri dal water-taxi! Anche questa è una tappa da non perdere.


Rockefeller Center 



all'ultimo piano si trova "Top of the Rock", observation deck, la terrazza con veduta mozzafiato per fare delle belle foto come queste.





Madison Square Garden, famoso per manifestazioni sportive e concerti.
Broadway, sede di tutti teatri e musical.
Wall Street, sede famosa e discussa della finanza mondiale. 



Cattedrale di St.Patrick, in questo momento in restauro per la preparazione della visita di Papa Francesco il prossimo anno. 



Il Solomon R.Guggenheim Museum, grande e particolare costruzione dell'arte contemporanea famosa nel mondo per la struttura interna a forma di conchiglia.


Fifth Avenue, strada chic della city con tanti negozi di lusso, come Sak's.


Yankee Stadium, altra tappa obbligatoria per chi viaggia con figli maschi!
Attenzione mamme, una partita di baseball non ha tempo determinato come una partita di calcio, ma può durare anche 4 o 5 ore... ci siamo capiti!




Metropolitan Museum of Art, "The Met", è uno dei più grandi ed importanti musei del mondo e l'American Museum of  Natural History.
Chinatown (Manhattan), quartiere colorato di tutte le meraviglie e curiosità orientali.


St.Paul's Chapel, piccola storica chiesetta sopravvissuta alla devastazione delle torri gemelle, pur trovandosi esattamente di fronte. 



Trump Tower, edificio lussuoso del grande magnate Donald Trump, con ristoranti, negozi elegantissimi e costosissimi e un bel giardino al coperto.





I fantastici lavavetri del Trump Tower, solo a New York !

Radio City Music Hall, grande teatro Art Decò usato per tradizionale spettacolo natalizio newyorkese e una serie di concerti ed eventi di vario genere, conosciuto negli Stati Uniti come The Showplace of the Nation.
Coney Island, ultima fermata della rete metropolitana di Brooklyn. La spiaggia del lungomare oceanico è caratterizzata da finissima sabbia bianca. Per chi ha lo stomaco forte c'è inoltre un piccolo Lunapark con paurose montagne russe. A Coney Island si trova il re del fast food che per primo ha inventato il famoso hot dog. La fila da fare all'ora di pranzo è impressionante. Addio fegato! Ma lo sapevate che il primatista mondiale del Hot Dog Eating Contest 2013, Joey Chestnut ha mangiato ben 69 Hot Dog ???






National September 11 Memorial & Museum, una tappa triste, ma assolutamente doverosa. La commozione che sale e gli occhi lucidi di chi lo sta visitando portano un senso di angoscia e di sofferenza. Vedere passo passo quanto era e quanto non esiste più, e osservare sui video che propongono tutte la fasi della ricostruzione della zona, per finire a leggere i nomi intorno alle gigantesche strutture con l'acqua che si perde nelle profondità del sottosuolo tocca profondamente ogni persona. Ho notato la sensibilità di chi ha fatto il progetto dei nomi, che ogni lettera è intagliata in modo tale da poter inserirvi dei fiori. 





Durante quella visita sono rimasta talmente colpita che ho pianto tutto il giorno.
Il fatto che durante il viaggio di nozze, 24 anni fa, siamo andati al ristorante " The window of the World" all'ultimo piano e il pensiero che tutto questo è stato distrutto in quel modo è stato sconvolgente. 
Ho visto altre persone in lacrime davanti alle targhe di bronzo leggere tutti i nomi, ... che non finivano più. E' come sentire una corda intorno alla gola che si stringe forte e lentamente. 
Fuori a pochi metri a un incrocio stradale ho conosciuto una persona di forte carisma, un signore gentile, Carlos Chavez, autore della rivista WTC Never forget, che documenta in maniera eccezionale il triste evento con testimonianze e spettacolari foto. Suo nipote è miracolosamente sopravvissuto.
Voglio dedicare un post successivo a questo argomento, anche se non c'è niente da sorridere, ma la gratitudine trasmette comunque un segnale importante e positivo e noi questo dobbiamo fare, sempre. Ringraziare di esserci ancora.


This  is yours, dear Carlos, thank you for all.