domenica 10 agosto 2014

World Trade Center Never forget , L'intramontabile mito delle Twin Towers

" Perchè è arrivato il tempo per aiutare, per amare, per essere uniti. E' ora di mostrare al mondo la nostra forza e far capire alla gente che non lasceremo che la paura controlli il nostro domani. " Anonymous 

                                  questa foto con l'autorizzazione di Carlos Chavez

Voglio tornare alla visita del World Trade Center, perchè merita un post speciale e desidero contribuire in piccola parte ad onorare le vittime di questa sciagura che mi ha toccata profondamente. 
One World Trade Center detto anche Ground Zero è una tappa doverosa per ricordare la tragedia dei due attentati dell'11 Settembre 2001, organizzati e realizzati da un gruppo di terroristi aderenti ad Al Qaida contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d'America. 
I terroristi fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri nord e sud del World Trade Center di New York. Il complesso era situato nella parte sud dell'isola di Manhattan causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini.
Con il crollo delle torri (denominate WTC 1 e WTC 2) anche gli edifici minori (WTC 3, WTC 4, WTC 5, WTC 6 e WTC 7) furono distrutti o danneggiati irreversibilmente e quindi abbattuti nei mesi successivi. 
Quest'azione non solo ha spezzato la vita di migliaia di persone, ma ha profondamente segnato l'animo di ogni cittadino americano e di tutte le coscienze libere di questo mondo.
Trovo commovente e giusto che sia stato creato un luogo unico e significativo, una tomba gigantesca dove piangere e ricordare i cari di tutti parenti e familiari disperati e distrutti nei loro cuori.
Sara' perché l'undici settembre e' stato forse l'evento storico più importante e scioccante di questo inizio di millennio, sara' perché ero stata anch'io sulle Twin Towers tanti anni fa, ma tornarci al Memoriale e vedere cosa ne è rimasto e' stata un'esperienza scioccante ed indescrivibile. 


Condivido il pensiero dell'amico Carlos Chavez, "I just want to leave footprints while I'm walking in this life." Anch'io voglio lasciare un'impronta mentre cammino in questa vita. Averlo incontrato lo stesso giorno della nostra visita, mi ha fatto capire che nulla accade per caso. Ho letto con attenzione il suo materiale documentario che mi ha dato... per caso? Certamente no. 
Eduardo Manuel Suarez è un superstite del disastro, ed e' il giovane nipote di Carlos, che ha perso dei parenti nell'attentato. All'epoca Manuel era impiegato nella cucina in un ristorante della Twin Tower north, l'Akbar's Cafè. Gli ho chiesto espressamente il permesso di scrivere la sua testimonianza nel mio blog e l'altro giorno mi ha mandato una e-mail con l'autorizzazione a pubblicare la sua storia. 
Ho tradotto le sue parole:
Manuel è un uomo giovane che ha deciso di andare a New York City. Non avrebbe mai pensato quale destino lo stesse aspettando in una delle Twin Towers. Quel giorno fatidico stava lavorando nel Cafè già da due ore quando sentì l'impatto del primo aereo colpire la torre. 
Suo lavoro fu immediatamente interrotto, come il resto di tutte le altre attività del personale, costringendoli ad evacuare all'istante. 
Vedevano tante persone correre in tutte le direzioni, scappavano senza sapere cosa realmente stesse succedendo. L'allarme delle torri suonava, si sentivano grida terribili di gente disperata che si precipitava verso l'uscita, tutti insieme, pensando che si trattasse di un incendio nella torre.
Quando Manuel uscì dal grattacielo, guardando cosa stesse succedendo e non credeva ai suoi occhi. Immaginava che fosse sicuramente qualcosa di orrendo.
Alcuni dicevano una bomba, altri un'aereo, ma nessuno sapeva ancora cosa fosse realmente accaduto.
Ovunque volavano pezzi di metallo e di carta. Voci dicevano "un aereo ha colpito le Twin Tower". Dopo un pò decise di scappare da Lower Manhattan attraverso il Brooklyn Bridge per allontanarsi il più possibile.


"Ho perso mio padre quando ero bambino. Durante gli anni delle medie vedevo mia madre lavorare duramente per crescere me e i miei fratelli. Ogni volta che tornavo a casa dopo la scuola vedevo i tanti problemi della mia famiglia e decisi di emigrare negli Usa, con il fermo impegno di aiutare mia madre a crescere tutti noi e dare ai miei fratelli e a me l'educazione che loro avrebbero voluto.
Non avrei mai pensato che la vita mi riservasse una prova così dura. La tragedia dell' 11 settembre 2001 mi ha toccato così profondamente da non poter più rimanere a New York.
Voglio ringraziare profondamente Terry Reynolds, assistente Croce Rossa, la persona che mi ha aiutato personalmente dandomi assistenza psicologica con dedizione e grande affetto. Grazie a lei ho potuto superare questo orrendo evento considerando anche la mia giovane età.
Grazie a Dio, ai miei sforzi quotidiani, i miei obiettivi si stanno realizzando. Voglio ringraziare mio zio Carlos Chavez, autore della rivista fotografica WTC Never Forget, per avermi dato la possibilità di condividere e di raccontare la mia storia."


"Ogni volta che prego per le vittime di quel terribile giorno, io ringrazio Dio che il mio nome non sia scritto su quella targa del memoriale."

Gli obiettivi dell’associazione non-profit che gestisce il memoriale sono i seguenti:
Ricordare e onorare le migliaia di uomini, donne e bambini uccisi dai terroristi negli attacchi del 26 febbraio 1993 e dell'11 settembre 2001. 
Rispettare questo luogo reso sacro attraverso la perdita tragica.
Riconoscere la resistenza di coloro che sono sopravvissuti, il coraggio di coloro che hanno rischiato la vita per salvare gli altri, e la compassione di tutti coloro che ci hanno sostenuto nelle nostre ore più buie.
Riaffermare il rispetto della vita, rafforzare la nostra determinazione a preservare la libertà...







Due piscine con le più grandi cascate artificiali degli Stati Uniti si trovano in corrispondenza delle impronte delle Torri Gemelle. Ogni piscina misura 4.000 metri quadrati, insieme hanno lo scopo di simboleggiare la perdita di vite umane e il vuoto fisico lasciato dagli attacchi terroristici. Il suono dell'acqua serve per soffocare i rumori della città, rendendo il sito un santuario contemplativo. Quasi 400 alberi riempiranno i restanti 6 ettari del Memorial Plaza.

I nomi delle 2.983 vittime sono iscritti su 76 placche di bronzo attaccati ai bordi delle piscine del Memorial. Ciò include i nomi delle 2.977 vittime che sono stati uccisi negli attacchi dell'11 settembre a New York, Arlington, VA, e Pennsylvania, così come i nomi delle sei vittime che sono state uccise nell’attentato del 1993 al World Trade Center. I nomi sono stati disposti secondo un processo e un algoritmo che è stato usato per creare una "relazione" proprio tra essi. Ad esempio i nomi delle vittime che si trovavano nella Torre Nord (WTC 1), dei passeggeri e dell’equipaggio del volo American Airlines 11 (che ha colpito la Torre Nord alle 8.46 di mattino) si trovano attorno al perimetro della North Pool. I nomi delle vittime che si trovavano nella Torre Sud (WTC 2), dei passeggeri e dell’equipaggio del volo United Airlines 175 (che ha colpito la Torre Sud poco dopo alle 9.05) si trovano attorno al perimetro della South Pool. Qui si trovano anche i nomi delle vittime che si trovavano nelle immediate vicinanze delle Torri Gemelle, dei primi soccorritori che morirono durante le operazioni di salvataggio, dei passeggeri e dell’equipaggio del volo United Airlines 93 (che si schiantò vicino a Shanksville, Pennsylvania), del volo American Airlines 77 (che ha colpito il Pentagono), delle vittime che erano al Pentagono, e delle vittime dell’attentato dinamitardo del 1993 al World Trade Center.



Nota di pessimo gusto, i turisti che fanno selfie con i telefonini davanti alle fontane.
Non hanno capito niente.




Dove sorgevano le due torri gemelle ora si trovano due piscine enormi con buco centrale di cui non si vede il fondo per simboleggiare il vuoto infinito e il dolore che ha lasciato questa tragedia. Intorno a tutto il perimetro di queste enormi fontane monumento ci sono scolpiti nel bronzo i nomi di tutte le innocenti vittime, soccorritori compresi (412 fra pompieri, poliziotti e soccorritori). 


 È stato deciso che i nomi delle società di appartenenza non dovevano essere incluse. Tuttavia, i dipendenti della società, i passeggeri dei quattro voli sono elencati insieme così come sono elencati i soccorritori insieme con le loro unità.

"The most important thing in life is to learn how to give out love and to let it come in."
 La cosa più importante nella vita è imparare a dare e ricevere amore, lasciandolo penetrare   dentro di noi.

St.Paul's Chapel giardino


In questa occasione voglio farvi vedere il video Secret Garden Nocturne. E' un filmato ovviamente simbolico che ognuno può interpretare come desidera. Un ragazzo coraggioso gira di notte nel bosco alla ricerca di qualcosa... credo che il coraggio sia in tutti noi (anche se non giriamo nel bosco di notte!) e ognuno tira fuori il meglio di sè quando si sente più forte. La signora bianca che sembra una fatina, potrebbe essere la speranza che ci accompagna in modo invisibile, ma costante... questa è la mia visione.
Enjoy the nice Secret Garden video, just a symbolic expression of courage. I think that's the guy in the scene, walking alone in the dark... just like everyone of us is courageous on his own way and the white lady, the sound of the violin, must be hope, as she seems to be a fairy woman that walks by our side even invisible, but constantly...that's my vision. 
Never lose hope and faith. Mai perdere la speranza e la Fede, per questo ho voluto condividerlo con voi, stasera, come omaggio alla notte incantata, in cui non ho mai visto una luna più bella, la superluna. 



Secret Garden Nocturne (musica notturna) 
Ancora una volta le giurie europee premiano un brano dalle sonorità celtiche, questa volta proveniente dalla Norvegia. Eurovision Song Contest Winner1995

Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza.
Seneca













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