sabato 9 dicembre 2017

La formula della felicità




La felicità è una porta che si apre dall'interno e per aprirla bisogna umilmente fare un passo indietro.
 Søren Kierkegaard

Ci troviamo nel periodo più caratteristico dell'anno, dicembre, con il grande freddo, i paesi imbiancati dalla neve, le giornate talmente corte che alle 17.00 è già buio, le strade decorate di addobbi scintillanti e luci bellissimi, l'atmosfera è romantica e magica...ma non vi nascondo che non sono un amante dell'inverno. Il mio post è dedicato alla felicità, non solo come buon principio per queste feste natalizie, ma per illuminarvi a coltivare pensieri positivi tutti i giorni. Voglio augurarvi sempre tanta salute, la cosa più importante in assoluto, perchè quando stiamo male non si va da nessuna parte.
La felicità non è un’utopia, ma un’emozione che possiamo vivere ogni giorno, applicando metodi che hanno dimostrato scientificamente la loro efficacia.
Per decenni, i guru della crescita personale hanno promesso di svelare la formula della felicità. Ma negli ultimi anni, ai libri, più o meno seri, che trattano le tecniche e le strategie per essere felici, si sono aggiunti veri e propri studi scientifici. Se l’Università della Pennsylvania ha istituito un corso di laurea sulla felicità, l’Università di Edimburgo si è spinta oltre: gli studiosi A.Weiss e T.Bates, nel loro trattato “Happiness Is a Personal(ity) thing”,  hanno individuato i fattori che determinano la nostra felicità.


La felicità dipende per:
il 50% dai nostri geni. Quindi, attento ai genitori che ti scegli! 
l’8-10% da fattori esogeni, come soldi, status sociale, aspetto fisico etc.
il restante 40%… dipende da… TE. Dipende dal modo in cui tu pensi ed affronti la vita. Purtroppo non possiamo cambiare i nostri geni, ed in questo articolo non voglio parlati di come migliorare le tue finanze o di come diventare un maestro nelle relazioni interpersonali; voglio invece proporti 6 modi scientifici per sfruttare al meglio quel 40% di felicità che dipende soltanto da te stesso:


1. Trova uno scopo nella vita
Il Dott. Martin Seligman, fondatore della Psicologia Positiva, una nuova branca della psicologia che studia ciò che rende le persone realizzate, entusiaste e felici, ha recentemente affermato che l’unico modo per trovare una felicità vera e duratura è quello di individuare i nostri punti di forza, le nostre abilità, e far leva su di esse per raggiungere obiettivi ambiziosi. 


2. Riscopri i piccoli piaceri della vita
Per trovare la vera felicità, non devi aspettare di raggiungere i tuoi obiettivi, puoi averla oggi stesso. Uno degli esercizi pratici utilizzati dagli studiosi della Psicologia Positiva è il metodo della “riprogettazione della giornata”. Questo esperimento prevede che i partecipanti descrivano in modo dettagliato le attività della loro giornata. Il giorno successivo, riguardando il loro diario, i partecipanti devono dare un voto alle singole attività. A questo punto, il metodo della “riprogettazione della giornata” prevede che i partecipanti sostituiscano almeno 1 ora di attività spiacevoli con 1 ora dedicata ai piccoli piaceri della vita. I risultati del gruppo di studio hanno dimostrato che questo piccolo cambiamento nella routine quotidiana può avere un notevole impatto sul livello complessivo di felicità.


 Non aspettare il momento giusto, cogli il momento e fallo diventare perfetto.
Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato, ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare.
Buddha

3. Go with the flow
Il termine “flow” è stato coniato dallo psicologo americano Mihaly Csikszentmihalyi per descrivere quello stato in cui si è completamente assorti nell’attività che si sta svolgendo, tanto da perdere la cognizione del tempo.
Può capitare di raggiungere tale stato di totale immersione… cantando, leggendo un libro che ci appassiona o lavorando ad un progetto per noi importante. La nostra felicità è direttamente connessa alla capacità di vivere sempre più frequentemente questi momenti di completa immersione e l’unico modo per farlo è quello di individuare ciò che ci appassiona e metterlo al centro della nostra vita.
             
4. Scegli le tue reazioni
Il Dott. Tal Ben-Shahar è uno dei massimi esperti della Psicologia Positiva. Uno dei suoi corsi presso l’Università di Harvard è dedicato alle “reazioni”. Dai suoi studi emerge che non sono gli eventi esterni a determinare lo stato di benessere degli individui, ma piuttosto la loro capacità di reagire in modo corretto a tali eventi. Infatti, se è vero che la vita è governata dalla casualità e non puoi scegliere gli eventi che ti accadono, è anche vero che hai sempre il controllo sulla tua reazione.


5. Impara a dare
Un’interessante esperimento della Harvard Business School ha dimostrato che spendere i soldi per gli altri rende più felici che spenderli per se stessi. Durante lo studio della HBS, il gruppo di partecipanti è stato suddiviso in 2 classi: alla prima classe è stato chiesto di spendere una cifra, a propria scelta, per se stessi; alla seconda classe, invece, è stato chiesto di spendere una cifra, a propria scelta, per altre persone. Tutti gli individui della seconda classe hanno registrato livelli di felicità superiori rispetto ai partecipanti della prima classe; inoltre gli individui che avevano dato di più agli altri si erano dimostrati anche i più felici.
Perché ti ho raccontato questo singolare esperimento? Semplice… per ricordarti che la chiave giusta è quella di "dare" agli altri… e non parlo solo di soldi, ma anche di tempo, impegno ed amore, è uno dei gesti più immediati per essere felici.


6. Smettila di ripeterti "solo quando..." 
Continui a ripeterti che sarai felice solo quando… otterrai quella promozione, vincerai la lotteria, incontrerai il vero amore etc.? Bene… ti sei appena condannato all’infelicità eterna! Legare la tua felicità ad eventi futuri ti crea insoddisfazione ed è sbagliato per almeno 2 motivi: a) tendiamo a sovrastimare l’impatto degli eventi sulla nostra vita, b) una volta verificatosi l’evento tanto desiderato, dopo un breve periodo di euforia, il nostro livello di felicità tornerà nella media.
Molti pensano che saranno più felici quando avranno più soldi. Ma gli studi scientifici dimostrano chiaramente che questa è una falsa convinzione. Se è vero che c’è una bella differenza tra non avere soldi e riuscire a soddisfare le proprie necessità, è altrettanto vero che il tasso di felicità rimane praticamente immutato se guadagniamo 50.000 €/anno o 500.000 €/anno. Semplicemente… superato un livello minimo di reddito, i soldi non impattano più sulla nostra felicità.
Prova questo piccolo esperimento pratico: trasforma “sarò felice solo quando…” in “sono felice ora perché…”.
E adesso non hai più scuse: devi essere felice… è scienza!
fonte web Efficace Mente

Se vuoi avere successo nella vita, fai della perseveranza il tuo migliore amico, dell’esperienza il tuo saggio consigliere, della cautela il tuo fratello maggiore e della speranza il tuo angelo custode.
Joseph Addison   

Ho scelto per voi un video, anzi, una brillante storia d'amore cantata e ballata, molto carina e bella da ascoltare, con un testo che fa innamorare! Enjoy Ne-Yo  "One In A Million"


Girl you're so one in a million
You are
Baby you're the best I ever had
Best I ever had
And I'm certain that
There ain't nothing better
No there ain't nothing better than this


Milleunsorriso augura a tutti gli amici un bellissimo periodo di gioia, pace e serenità, 
con la speranza che passiate un Buon Natale e un grandioso Anno Nuovo! 

















sabato 18 novembre 2017

L'amore batte da sempre le sue ali



È davvero bello battersi, abbracciare la vita e vivere con passione. Perdere con classe e vincere osando, perché il mondo è di chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante.
Charlie Chaplin


La lezione più importante di sempre
Il secondo anno di università fu quello del professore che indossava la t-shirt con sopra un maiale. A onor del vero, la indossava sotto una camicia rosa trasparente, il che era ancora peggio. La maglietta si coglieva chiaramente: c’era stampigliato il muso di un maiale intento a grugnire. Ce ne accorgemmo tutti a un primo sguardo e l’ilarità iniziò a serpeggiare come solo l’ilarità sa serpeggiare. Il professore di editoria multimediale si presentò così a una classe di circa cento studenti, con un porco sul petto e una cravatta che richiamava le tonalità del porco, più che della camicia o della giacca, il che ci fece pensare subito che non fosse stata una svista, ma una precisa scelta di moda. Non so dire se questo segno distintivo ce lo rese subito molto simpatico o scoraggiò le nostre aspettative di un buon insegnamento, so solo che il secondo anno di università me lo ricordo a causa sua. Pian piano, saltarono fuori altri atteggiamenti bizzarri: per esempio, non usava libri di testo, ma ci invitava a comprare riviste di informatica, arrivava in facoltà a bordo di una jeep nera che pareva appena reduce da un rally nei campi e amava telefonare a sua moglie durante le lezioni. Prendeva il cellulare, componeva il numero e ci chiedeva di salutare la sua signora, poi girava il microfono verso di noi e attendeva un rimbombante: “buonasera signora!”, seguito da un applauso. Soddisfatto del nostro entusiasmo, si riportava il telefono all’orecchio e si accomiatava dalla moglie dicendole: “hai sentito?” Lo faceva sempre, nessuno sapeva perché, ma, considerati il maiale e il resto delle stramberie, avevamo archiviato la faccenda come: “è completamente matto”, e ognuno di noi era tornato a pensare all’esame da superare. Ma non facemmo l’esame con lui, perché la moglie morì. 
“Buonasera, signora” era malata di cancro e morì. “Buonasera, signora” veniva salutata il più possibile, il più spesso possibile e veniva fatta sorridere il più possibile, indossando abiti sconvenienti, portandola a sgommare su quella strana jeep in campagna o regalandole il coro di un centinaio di studenti, tutti per lei.
Fu la lezione più importante di sempre.
Chiara Bottini 


Una storia straordinaria di un uomo straordinario, che ci ha dato due lezioni importanti: capire il valore dell'amore incondizionato e di non fermarsi mai alle apparenze, ma imparare che dietro ogni azione c'è sempre una ragione.

Die Liebe
Die Liebe hemmet nichts; 
Sie kennt weder Tür noch Riegel
Und dringt durch alles sich;
Sie ist ohn Anbeginn, schlug ewig ihre Flügel, und wird sie schlagen, ewiglich. 
Matthias Claudius


L'amore non ostacola niente, non conosce ne porte ne sbarre, penetra ovunque, è senza inizio, batte da sempre le sue ali e li batterà all'infinito.
Il video è un volo magico attraverso le tante bellezze del Messico, prodotto e diretto da Pedro Torres, intitolato " Estrellas del bicentenario"  accompagnato dalla musicband tedesca Schiller , con il brano "Die Liebe" , L'Amore. Enjoy! 

















domenica 5 novembre 2017

Finchè ci sarà il Colosseo ci sarà Roma



Quando si è visto questo monumento ogni altra cosa sembra meschina, è così grande che la sua immagine non si può contenere tutta nello spirito; ce lo ricordiamo più piccolo e se vi ritorniamo, ci sembra più grande. 
J.W. Goethe (Viaggio in Italia 11.11.1786)


Ci sono giornate speciali nella nostra vita dove ci accorgiamo di essere al posto giusto nel momento giusto, con la persona giusta. Così è capitato a me, pochi giorni fa, in una mattinata calda del 2.novembre 2017 accompagnata da un amico "cicerone" sorridente e molto preparato, con un cielo azzurro e un sole magnifico. Finalmente dopo tanti anni che vivo a Roma ho realizzato un grande sogno, visitare uno dei posti più belli del mondo, la maestà del Colosseo, il simbolo più potente dell'Impero Romano. 
Sono rimasta così affascinata di questo luogo magico pieno di storia e tracce indelebili che sembrava il tempo si fosse fermato. Abbiamo girato ogni angolo fino al tramonto. Grazie caro Maurizio! Anche se questo luogo in antichità fu centro di orrore, paura e carneficina con tanto sangue, oggi è simbolo di pace al punto che ormai è tradizione consolidata che i pontefici celebrino la Via Crucis il venerdì Santo. 


Il Colosseo, originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium o semplicemente come Amphitheatrum, è il più grande anfiteatro del mondo, in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 80.000, situato nel centro della città di Roma.


Il nome "Colosseo" si diffuse più probabilmente dalla vicinanza della colossale statua bronzea di Nerone che sorgeva nei pressi. L'edificio divenne simbolo della città imperiale, espressione di un'ideologia in cui la volontà celebrativa giunge a definire modelli per lo svago e il divertimento del popolo.


I gladiatori 
In età romana gli spettacoli gladiatori, perso l'originario legame con i giochi funebri, divennero uno spettacolo molto popolare. I gladiatori potevano essere prigionieri di guerra, schiavi, condannati alla pena capitale o ai lavori forzati. Raramente uomini liberi sceglievano tale mestiere per desiderio di fama o solo per brevi periodi. 


In età repubblicana le armature si ispiravano a quelle dei popoli nemici. Solo in età Augustea si definirono i tipi gladiatori in base agli armamenti: il thraex, l'oplomachus, il murmillo, il retarius, il provocator, il contraretiarius, il secutor, l'eques. I combattimenti erano bilanciati secondo le armi di difesa e offesa. Gli equites, dotati di lancia spada e piccolo scudo si affrontavano a cavallo.


Gli spettacoli erano organizzati da un editor, un magistrato o a Roma, l'Imperatore che curava spese di allestimento, reclutamento dei gladiatori e approvvigionamento di animali. 
I giochi erano offerti gratuitamente al popolo in occasione di festività o celebrazioni speciali: vittorie militari, incoronazioni, anniversari e potavano durare diversi giorni, come avvenne per i 100 giorni dell'inaugurazione dell'Anfiteatro. Gli animali entravano nell'Anfiteatro attraverso la galleria sotterranea orientale ed erano sollevati sul piano dell'arena mediante un complesso sistema di montacarichi. Grandi animali, quali elefanti, rinoceronti e ippopotami entravano direttamente dall'ingresso orientale. 
La giornata di giochi, pubblicizzata da annunci sui muri della città, si apriva con una sfilata: l'editor preceduto da musici che accompagnavano gli spettacoli, i portatori di cartelli con le motivazioni delle condanne capitali e i nomi dei combattenti. Sfilavano infine i protagonisti: gladiatori in armi da parata, cacciatori riccamente abbigliati e incatenati, i condannati al supplizio. 


In mattinata si svolgevano le cacce e si seguivano le condanne a morte mediante animali, nell'intervallo potevano avvenire esecuzioni diverse dalla damnatio e nel pomeriggio seguivano i giochi gladiatori. La vigilia dei giochi ai gladiatori era offerta una coena libera (ultima cena) in cui esprimere le ultime volontà. 


I supplizi 
Per la cultura romana la condanna a morte è la giusta punizione di un delitto, da eseguire in pubblico quale esempio. Nella tarda antichità furono eseguite condanne a morte mediante spada o fuoco. I condannati indossavano tuniche imbevute in sostanze infiammabili: iniziate le danze, si appiccava il fuoco alle veste e la danza si trasformava in drammatiche contorsioni. 


I combattimenti gladiatori
Il gladiatore sconfitto poteva chiedere la grazia o essere ucciso. Concedere la grazia era compito dell'editor, a Roma dell'Imperatore. La fine dei munera: l'alto costo degli spettacoli comportò una selezione poco accurata dei combattenti, le cui mediocri prestazioni generarono disinteresse nel pubblico. Il sangue dei gladiatori, raccolto con spugne alimentava un redditizio commercio: bere sangue umano era considerato un potente rimedio contro l'epilessia. fonte Colosseo
Tutti abbiamo visto il film colossal, campione di incassi record con ben 5 premi Oscar, il capolavoro di Ridley Scott "Il Gladiatore"con Russell Crowe e Joaquin Phoenix che ci ha tenuti inchiodati alle poltrone dall'inizio fino alla fine. Questo film ha contribuito notevolmente ad aumentare il numero di visitatori del Colosseo, molto probabilmente raggiungendo il traguardo dei 7 milioni di presenze nel 2017, confermandosi l’area archeologica con biglietto più visitata al mondo!
La colonna sonora del film "Now We Are Free" è un brano emozionante composto da Hans Zimmer e cantato da Lisa Gerrard. 
Il Generale che diventò uno schiavo, lo schiavo che diventò un Gladiatore, il Gladiatore che sfidò l'Impero e nascerà un eroe.
"Al mio segnale, scatenate l'inferno!" Massimo Decimo Meridio



Una volta c'era un Sogno e quel Sogno era Roma...il mio Sogno! 

























domenica 29 ottobre 2017

La forza di un semplice abbraccio




Una volta ogni tanto, proprio in mezzo a una vita semplice, l'amore ci regala una fiaba. L'abbraccio è emozione pura, un flusso di energia libero e travolgente in grado di sigillare l'intima connessione che lega fisicamente e spiritualmente due individui. L'amore per gli altri è la fonte di vita per far crescere la tua anima.


Oggi è tornata l'ora legale, con qualche cambiamento ma un'ora più di relax, luce ed energia al mattino. Anche l'autunno e l'inverno hanno il loro fascino, allora prendiamo come sempre il lato buono di ogni cosa con naturalezza ed ottimismo.
Aspettando il calore dei raggi del sole voglio ripetere un post dedicato all'incredibile forza che trasmette un semplice abbraccio. 

                          

Hai mai provato a soffermarti sulle emozioni e sulle sensazioni che è in grado di trasmetterti un abbraccio?
Quando abbracci qualcuno, non avverti forse uno straordinario calore umano, un intenso conforto e un profondo senso di pace?
Ritengo che l'abbraccio sia uno dei modi più delicati, intimi e poetici con cui possiamo trasmettere al prossimo la nostra vicinanza, il nostro affetto e la nostra più profonda sensibilità.
L'abbraccio è un modo per comunicare molto di noi, sia a livello di amicizia, sia a livello di amore verso chi ci sta accanto.
Si tratta di un gesto innato nell'uomo, porta con sé indiscussi benefici grazie al calore che si trasmette e agli stimoli positivi che raggiungono il nostro cervello e che vengono poi comunicati al resto del corpo.
L'abbraccio è in grado di consolare e perdonare, è capace di esprimere attraverso il silenzio profondo amore e solenne amicizia , sostituendosi a mille parole con eleganza e semplicità.
Non risparmiare i tuoi abbracci, sono un gesto prezioso che puoi donare in qualunque istante e come un boomerang tornano a te.
Fai dei tuo abbracci un oceano di energia, un flusso intenso e forte da trasmettere a chi accogli tra le tue braccia.


In una realtà nella quale i contatti fisici sono spesso del tutto assenti o superficiali, violenti e distruttivi, l'abbraccio rappresenta la via più pura, semplice e intima per connetterci al livello più profondo e segreto con il prossimo.
Ci sono momenti in cui un semplice abbraccio è tutto ciò di cui hai bisogno per ricaricarti e vivere più serenamente, ... e chi non è d'accordo?


E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio rapporto d’amore.
Negli abbracci sono nascoste tutte le parole più belle del mondo come per esempio: “sono qui”, “non ti preoccupare”, “tutto passa”.
Forse la scienza non è ancora in grado di provarlo, ma gli abbracci allungano la vita.
Ne sono certa.Volete sapere quanti abbracci?
Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che tutti abbiamo bisogno da 4 a 12 abbracci al giorno:
4 per il mantenimento del benessere psicofisico, fino 12 per incrementarlo e soprattutto nei momenti di bisogno. A livello fisiologico si è scoperto che l’abbraccio permette la produzione dell’endorfina, che ha una struttura chimica simile a quella della morfina, quindi diminuisce il dolore e aumenta il piacere, ma si è notato anche che è in grado di far superare i dolori di tutti generi. Allora coraggio, allunghiamoci la vita, è solo un abbraccio, ... è così straordinariamente semplice e così meravigliosamente magico. :-)


E' bello avere amici che amano il mondo della fotografia come me e che sanno catturare emozione e  fascino in ogni scatto.  Ringrazio Sandro Gui per le sue foto splendide del mare e Alberto M., un grande viaggiatore ed esploratore di posti incantevoli. Con le sue immagini ho fatto una delle tante belle slide che vi voglio mostrare. Un mondo dove i sogni diventano realtà. E' la destinazione di benessere del momento, in mezzo al deserto, tra antichi souk, moderni centri commerciali, raffinate boutique e avveniristici grattacieli con i suoi alberghi a sette stelle, il famoso Burj Al Arab e le Jumeirah Emirates Towers, i progetti faraonici che tolgono letteralmente il respiro. Questo ed altro si può ammirare a Dubai, Abu Dabi e Oman, dove il futuro si vede ogni giorno. 



Fate che il vostro spirito avventuroso vi porti sempre ad andare avanti per scoprire il mondo che vi circonda con le sue stranezze e le sue meraviglie. Scoprirlo significherà per voi amarlo.
Kahlil Gibran 

















lunedì 16 ottobre 2017

Va' dove ti portano le onde



La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro
Questo post è dedicato a mia madre Traudl, angelo tra gli angeli, volata in cielo nove anni fa.
Il 16.Ottobre voglio pensare che da qualche parte ci sia ancora, in forma di energia pura e luce bellissima. Questi lunghi anni sento ogni giorno la sua mancanza, le nostre lunghe telefonate, le risate, i consigli che solo una madre più dare a una figlia. Nel mio cuore ci sono tutte le emozioni ancorate da mille ricordi di momenti indimenticabili trascorsi insieme.
La mente soppesa e misura,
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento può soffiare e placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
ma il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.

  
Per sempre me ne andrò per questi lidi,
Tra la sabbia e la schiuma del mare.
L’alta marea cancellerà le mie impronte,
e il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno
in eterno.
Kahlil Gibran Sabbia e schiuma

Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l’amore possono apprendere la lezione dalle onde, che hanno il movimento del cuore.
Romano Battaglia, Una Rosa dal mare


Mia madre ha sempre voluto che le sue ceneri venissero sparse in mare, a Caorle, dove ogni anno abbiamo trascorso le vacanze estive quando io e i miei fratelli eravamo piccoli. Non dimenticherò mai quel giorno, il 15.novembre 2008; faceva un freddo pungente, il mare era molto mosso, l'equipaggio della barca e il signore del servizio funebre erano preoccupati per il pericolo delle pessime condizioni metereologiche. Ho insistito e pregato, con un solo obiettivo: esaudire l'ultimo desiderio di mia madre, anche con mare forza 9, perchè era lì che voleva riposare! E così ho fatto. La mia slide fotografica è un omaggio per una grande donna, bella dentro e fuori, con la musica di sottofondo che l'ha accompagnata nel suo ultimo viaggio, nella pace eterna.


L'Amore è una seconda vita, cresce nell'anima, 
scorre nelle vene e risuona in ogni battito.


Wenn dir jemand erzählt, dass die Seele mit dem Körper zusammen vergeht, und dass das, was einmal tot ist, niemals wiederkommt, so sage ihm: Die Blume geht zugrunde, aber der Same bleibt zurück und liegt vor uns, geheimnisvoll, wie die Ewigkeit des Lebens.

Alles, was schön ist, bleibt schön, auch wenn es welkt.
Und unsere Liebe bleibt Liebe, auch wenn wir sterben. 

Mit dem Tod eines lieben Menschen verliert man vieles, niemals aber die gemeinsam verbrachte schöne Zeit; es ist wie das Zurückgeben einer Kostbarkeit, die uns Gott unverdient lange geliehen hat.

Erinnerung ist der Schatz unseres Herzens. Die Bande der Liebe werden mit dem Tod nicht durchschnitten.

Und immer, wenn wir von dir sprechen, fallen Sonnenstrahlen in unsere Herzen 
und halten uns fest umfangen, so als wärst du nie gegangen. 




Quando non sarai più parte di me
ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.























lunedì 2 ottobre 2017

Il pensiero positivo è come la luce del sole



Benvenuto Autunno dorato! Le giornate si accorciano, il colore del cielo è un azzurro diverso, più intenso e limpido, i colori della terra si trasformano in tonalità indescrivibili e luminosi, l'aria diventa più fresca, con quel profumo d'ottobre, un leggero brivido che il corpo non sa capire.


Soprattutto in questa stagione di cambiamento è importante mantenere lo spirito vigile, sereno e allenato, come un esercizio fisico che si fa per il corpo, bisogna farlo ancora di più per la mente. Perchè i pensieri positivi sono così importanti? La risposta è semplice, ci mantengono in buona salute per poter affrontare meglio i periodi difficili, le preoccupazioni e le giornate grigie, che tutti abbiamo. Ho trovato un articolo molto interessante e verissimo che voglio condividere.
Avete mai avuto a che fare con persone negative? Sono esperienze piuttosto destabilizzanti, tali da risucchiarci via le energie e lasciarci in uno stato d’animo sfiduciato e demotivato.  L’energia emotiva negativa è praticamente ovunque. La incontriamo ogni volta che troviamo qualcuno che si lamenta continuamente della vita, quando una persona cerca di manipolarci con lo scopo di dare priorità alle sue esigenze o quando qualcuno scarica su di noi la sua rabbia, frustrazione o risentimento. 
L’energia emotiva negativa è quella che toglie la gioia, che ruba la nostra forza e termina demotivandoci o facendoci sentire male, perché ci sentiamo depressi, ansiosi o arrabbiati. Purtroppo, ogni giorno siamo esposti a questa energia emotiva negativa. Questa ci raggiunge attraverso le reazioni emotive delle persone intorno a noi o attraverso i messaggi veicolati dai media di comunicazione. Impariamo ad ignorare le persone negative perchè è uno dei percorsi più grandi della pace interiore. State lontane da persone che possono o vogliono tirarvi giù. La negatività alla fine si paga sempre.


Il problema principale è che se non siamo consapevoli della stessa e la assorbiamo, si produrrà un effetto cumulativo, che è molto dannoso per il nostro equilibrio emotivo e fisico. Pertanto, è essenziale imparare a trattare con l’energia emotiva negativa, in modo tale che non ci danneggi o che la sua influenza sia la minima possibile.
Come sviluppare il proprio scudo emotivo?
Nessuno è un’isola completa in se stessa, per cui è impossibile non essere influenzati dall’energia emotiva negativa. Eppure, ci sono delle persone che riescono a tenere testa alla negatività mantenendo un atteggiamento positivo, come se fossero protette da uno scudo emotivo. Cosa rende diverse queste persone?
1. Creano felicità dentro di se
Queste persone non sono foglie mosse dal vento, non fondano la loro felicità nelle circostanze esterne ma capiscono che si tratta di uno stato interiore. Quindi, non permettono agli altri di rovinare il loro stato d’animo, cercano la gioia e la pace dentro di loro.


2. Pensano in modo positivo
Non si tratta di essere ottimisti ingenui, ma di saper incontrare il lato positivo nelle avversità, imparando a vedere la realtà attraverso le lenti adeguate, invece di guardare sempre attraverso delle lenti grigie. Le persone che pensano nel modo più positivo possibile possono vedere le cose sotto diverse prospettive, e questo impedisce che vengano destabilizzate emotivamente.
3. Evitano l’impulsività
Le persone “immuni” all’energia emotiva negativa non reprimono le proprie emozioni e non le nascondono, ma sono in grado di controllare la loro impulsività, permettendo che predomini la riflessione. Pertanto, non cadono nella ragnatela che creano i manipolatori o le persone aggressive. Queste persone valutano accuratamente il prossimo passo, dando priorità alla loro stabilità emotiva sopra ogni cosa.
4. Accettano il fallimento
L’energia emotiva negativa non arriva solo dagli altri, ma anche dal nostro dialogo interiore. Pertanto, è importante non alimentare la frustrazione e accettare il fallimento o gli errori come parte della vita, come passi necessari verso la crescita. Si tratta di accettare le sconfitte senza crollare emotivamente, riorganizzarsi e andare avanti, senza perdere lo stimolo, pensando che ogni volta che si cade si sarà più vicini al proprio obiettivo.


5. Non cercano l’approvazione
Quando la tua vita dipende dall’approvazione degli altri cedi il controllo delle tue emozioni e consenti alle opinioni di coloro che ti circondano di determinare il tuo stato d’animo. Naturalmente, non possiamo essere completamente insensibili alle opinioni degli altri, ma dobbiamo impedire che la nostra autostima e l’umore dipendano dalle critiche buone o cattive. Le persone “immuni” all’energia emotiva negativa sono quelle che non cercano l’approvazione degli altri, perché sono consapevoli del fatto che un’opinione è sempre un giudizio di parte che non le rappresenta in pieno.
6. Pensano che ci sia sempre una soluzione
È vero che a volte la vita è complicata e risulta difficile intravedere una via d’uscita, ma queste persone sono consapevoli del fatto che, anche se non vedono la soluzione, questa esiste e prima o poi riusciranno a trovarla. In questo modo possono mantenersi positive anche nelle avversità, e riescono a mantenere una mente aperta davanti alle nuove opportunità, pronte ad approfittarne quando si presentano.


7. Assumono la loro responsabilità
Le persone che non si lasciano contagiare dall’energia emotiva negativa sono quelle che non si sentono in colpa, ma assumono la loro parte di responsabilità. In questo modo, sia che abbiano successo o che falliscano, sono consapevoli che le loro decisioni, atteggiamenti e comportamenti sono ciò che le hanno condotte fino a questo punto. Assumendo questa prospettiva, queste persone hanno un maggiore controllo sulle loro vite e un maggiore senso di soddisfazione che scongiura la negatività.
8. Credono in se stesse
Il mondo farà in modo di darvi mille motivi per impedirvi di avanzare, dovrete trovarne quindi più di mille positivi per continuare ad andare avanti. Per combattere l’energia emotiva negativa, sia quella che deriva dalle altre persone come quella che proviene dalle vostre insicurezze e paure, non c’è niente di meglio che promuovere la fiducia in se stessi, quindi è necessario cercare continuamente dei motivi per credere nella tua forza e nel tuo potenziale.


9. Si rilassano
Il rilassamento è importante perché ci permette di allentare le tensioni e prevenire che queste si accumulino al punto di danneggiarci. Infatti, è stato dimostrato che la vecchia idea di dormirci sopra è sempre molto efficace, perché durante il sonno il nostro cervello si incarica di alleggerire l’impatto emotivo dei problemi, così che al risveglio possiamo vederli in una prospettiva più obiettiva e razionale. Pertanto, per creare uno scudo contro l’energia emotiva negativa è essenziale dedicare del tempo al riposo e al rilassamento, i quali agiscono come un fiume che scorrendo trascina via con se tutta la negatività.


10. Creare un ambiente positivo
Nonostante siamo forti e stabili a livello emotivo, se siamo circondati da persone negative è difficile non terminare contagiati. Pertanto, è importante ripulire il nostro ambiente e fare in modo di passare il maggior tempo possibile in compagnia di persone positive che ci apportano qualcosa, non con persone che si lamentano costantemente, che sono pessimiste e che esplodono davanti al minimo problema. Pensa alle tue relazioni personali come a un giardino e coltiva solo quelle che veramente ti fanno sentire bene.
psicoadvisor

Per mettervi subito di buon umore ho scelto un brano elettrizzante ed euforico di Morat & Alvaro Soler, il superhit "Yo Contigo, Tú Conmigo", il bellissimo gong gong song tutto da ballare.
Ora tocca a voi, avanti con grinta, forza e allegria, tutti i giorni! 


“Ogni giorno sarà un buon giorno se saprai tenerti alla larga da chi si ostina a voler portare il grigiore sul tuo radioso cammino.” 
Filippo Pergolizzi 





















martedì 19 settembre 2017

L’unico investimento che non fallisce mai, il volontariato



Ogni volta che fai qualcosa per gli altri, pensando solo alla loro felicità, ti senti meglio: e questo alla fine ti riempie il cuore di gioia. È un esperienza che ti può cambiare la vita per sempre. Sergio Bambarén

A chi capisce il valore di un sorriso, il bene di un gesto e la magia di una parola detta con il cuore:
Questo post è un omaggio ai splendidi ragazzi che hanno lasciato questa commovente e bella testimonianza del loro servizio civile al Don Orione qualche anno fa e siccome capita sempre più spesso che mi chiedono informazioni sul volontariato ecco un esempio nobile di:
Catale Nicole, Pellegrino Roberto, Elisabetta Porcari, Ranno Marco, Coppola Riccardo, Erika Ciancio, Valentina di Simone, Alessandro Salvatori, Alessandro De Spagnolis Vanore, Mara Cedrone, Jessika Misuraca, Federica Arcano, Faina Eleonora e Luca Massimi.
Il volontariato è l'unico lavoro il cui stipendio è fatto di emozioni.



Complimenti a tutti voi, per il vostro impegno ammirevole e per ogni minuto che avete dedicato con affetto e attenzione ai nostri figli. Sono certa che un'esperienza del genere vi abbia formato, reso maturo e appagato più di qualsiasi altro lavoro svolto in precedenza, grazie da una mamma di uno di loro!

L'INIZIO:
Ho un vago ricordo del nostro primo giorno. Mi torna in mente il timore e l'imbarazzo che ho trovato quando mi hanno presentato i ragazzi e gli altri volontari.
Ricordo la paura che avevo di sbagliare, di mostrarmi impacciata ed impreparata, di non riuscire a creare legami solidi. Mentre il nostro responsabile ci illustrava quale sarebbe stato il nostro ruolo, la mia mente disvagava. Immaginavo cosa avrei fatto concretamente, come mi sarei inserita nella quotidianità dei ragazzi e come sarei riuscita a rendermi utile.
IN COLONIA:
Il soggiorno estivo ad Igea Marina si è rivelato fondamentale: in un certo senso ha rotto le nostre resistenze e ci ha permesso di conoscere, più o meno a fondo, ogni singolo ragazzo.
Infatti tra una chiacchierata al sole e un tuffo in piscina, si sono stretti legami e sono nate simpatie e/o antipatie sia con i ragazzi che tra noi volontari. Io, che all'inizio mi preoccupavo di non essere capace di individuare il modo giusto per relazionarmi con l'utente, in colonia ho maturato la convinzione che non bisogna adottare particolari strategie.
L'unica condizione veramente indispensabile, a mio parere, è l'essere se stessi e il saper accogliere la diversità dell'altro. Personalmente conservo un bellissimo ricordo di questa vacanza romagnola, proprio perchè mi ha permesso di intravedere come sarebbe stato il mio percorso al Don Orione.
SETTEMBRE, OTTOBRE, NOVEMBRE:
sono stati mesi cruciali, che hanno segnato il nostro inserimento nella quotidianità dei ragazzi. Il momento della colazione è quello in cui, più degli altri, si chiacchiera e ci si racconta: tra una tazza di caffè e un paio di risate, si condividono storie, umori ed opinioni. Dopodichè chi vuole può dare una mano al ragazzo a farsi la barba, nel rifarsi il letto o nel mettere in ordine i vestiti; oppure uscire a fare una passeggiata per il quartiere: accompagnarlo al bar, a comprare le sigarette oppure al supermercato. Ogni volontario è riuscito a creare un rapporto diretto e spesso confidenziale con molti dei ragazzi, ovvero hanno iniziato a parlare con noi della loro vita, delle loro esperienze e della loro malattia, mostrando così di aver fiducia in noi e di averci accolti pienamente.
NATALE, CARNEVALE:
come tutti gli altri giorni di festa, si sono rivelate occasioni preziose per organizzare cene e feste, con il solo ed unico obiettivo di stare insieme, ovvero condividere momenti di spensieratezza e di serenità, risate ed " abbuffate", balli e tombolate.
Inoltre anche le diverse attività ricreative e le gite che sono state realizzate si sono rivelate esperienze bellissime, che hanno contribuito a rafforzare i legami sia tra noi volontari che tra i ragazzi. Per esempio la regata in barca a vela nel porto di Santa Marinella, le visite ai musei e monumenti, le passeggiate al centro o al bioparco. Tutte queste situazioni hanno permesso a me e agli altri volontari di vivere non solo la quotidianità dei ragazzi all'interno dell'istituto, ma anche di sperimentare contesti diversi, al di fuori di quella specifica realtà.
Oggi posso dire che, nonostante le difficoltà che ognuno di noi ha potuto incontrare nel corso di questi ultimi mesi, il servizio civile può essere definito come IMPEGNO che viene preso verso i ragazzi, ma principalmente verso se stessi, verso le proprie capacità e verso gli obiettivi che ognuno si pone. E' un impegno che a volte costa fatica e sacrificio, ma che viene ripagato mille volte con un gesto, una frase, o un semplice abbraccio.
Personalmente ritengo che esperienze come questa devono essere affrontate con uno spirito di grande umiltà,  con la volontà di mettersi in gioco costantemente e soprattutto con la capacitàdi saper dare e la consapevolezza di ricevere.
Concludendo posso dire, questa avventura ha superato di gran lunga le mie aspettative iniziali, ha stravolto i miei schemi, ha sconfitto le mie paure e mi sta regalando ogni giorno momenti ed emozioni che difficilmente potranno essere rimossi.

Gli ex volontari del Servizio Civile, i fantastici ragazzi nominati all'inizio.



 "La semplicità è la forma della vera grandezza."




"La grandezza dell’uomo è nella profondità di pensiero e nella nobiltà d’animo con la quale vive la propria vita aiutando il suo prossimo con semplicità e generosità."

     

“Il dono di sé senza riserve è la cosa più bella che ci sia.”

 

“Le persone davvero grandi sono, prima di ogni altra cosa, cortesi, giudiziose e generose, non solo verso alcune persone in determinate circostanze, ma verso tutti in ogni momento.” Thomas John Watson sr.

     


“Sono arrivata a credere che ciascuno di noi abbia una chiamata personale che è unica come lo sono le impronte digitali e che il miglior modo di avere successo sia di scoprire ciò che ami e che puoi trovare un modo di offrirlo agli altri in forma di servizio, lavorando duro e inoltre consentendo all’energia dell’universo di condurti.”
Oprah Winfrey



“Amare significa volere per una persona le cose che si ritengono buone a motivo di lei e non per sé stessi, ed essere pronti a compiere queste cose secondo le proprie possibilità.” Aristotele



Chiunque abbia mai trascorso un pò di tempo in compagnia di queste meravigliose creature non può che confermare, che è come incontrare un raggio di sole e percepire la sua luce e il suo calore.
Sono loro i grandi maestri ad insegnarci preziose lezioni di vita.
I volontari sono una risorsa immensa per il bene della società, un bene delicato e luccicante di bontà!
Lo scopo della vita non è vincere. Lo scopo della vita è crescere e condividere. Quando ti accadrà di guardare indietro a ciò che hai fatto nella vita, troverai più soddisfazione dai piaceri che hai portato nella vita degli altri che dai momenti in cui li hai emarginati e sconfitti. Harold Kushner


I'll write a song for you, un evergreen di Earth, Wind & Fire dedicato a tutti voi e ai miei figli, uno in particolare, Lillo, che non parla e non cammina, ma appena sente una melodia che gli piace, il suo viso si illumina, sorride e gli occhi parlano. Per me non c'è gioia più grande.



La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire nè a ricordarle, né a contarle e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
Un viaggio chiamato vita.
B.Yoshimoto