sabato 29 marzo 2014

My Shoes, ...oppure " lasciare una traccia"

Un blog è un modo di comunicare e condividere pensieri e riflessioni con il mondo, ma è anche come ho già scritto, una possibilità di "lasciare una traccia positiva". Quando il blog cresce, non si guarda più indietro, ma certi post valgono la pena di essere riletti per il loro valore e la lezione di vita, come questo , di ottobre 2013, My Shoes, semplicemente meraviglioso! 



Oggi vi voglio mostrare un filmato straordinario e significativo. 
L'insegnamento è di non essere invidiosi, ma gioire per quello che hanno gli altri ed essere felici con quello che si possiede.

Vivo la stessa situazione a casa con mio figlio, maestro di vita divino e superiore, con un compito ben preciso in questa sua missione, cioè insegnarci i valori veri della vita. E' solo grazie a lui che capisco tante cose molto meglio e riesco a trasformare cose negative in positive. Quando ho visto il filmino, ho avvertito un duro colpo al cuore, una sensazione struggente, che vive dentro di me, da quando ho avuto il distacco di placenta e mio figlio è nato prematuro, tra vita e morte. E' da quel giorno che ho iniziato ad attraversare il tunnel buio e lunghissimo, preparandomi all'esperienza e realtà dura, di avere un figlio "speciale", che non potrà mai parlare e mai camminare. 
Con gli anni ho saputo imparare, accettare, crescere ed apprezzare ogni cosa, che prima non prendevo neanche in considerazione. La sofferenza ci insegna tante cose e ci rende più forti. 

"Quello che distingue le persone le une dalle altre è la forza di farcela, o di lasciare che sia il destino a farla a noi."
F.Pessoa


Ma ho capito una cosa ancora più importante che mi riempie di gioia, poter aiutare ed infondere positività a chi ha difficoltà, e sono parecchi, credetemi.
A volte le parole sono superflue, basta parlare con gli occhi, come faccio con mio figlio.

"Nella felicità dell'altro trovo la mia."

So bene di essere una madre fortunata di avere lui e il suo fantastico fratellino, per il forte spirito di guerriero che ci unisce, ma ancora di più, per l'immensa forza dell'Amore.
L’invidia è provocata da una sensazione simile alla gelosia nei confronti dei proprietari di determinati beni, soprattutto cose materiali, ma anche successo negli affari e stima della gente. Perché invidiamo gli altri anzichè essere felici per loro? Il paradosso sta nel fatto che consideriamo questi beni non come cose positive, ma come caratteristiche che potrebbero trascurare noi e le nostre capacità.
Questo atteggiamento è un modo sbagliato per recuperare la fiducia e la stima personale; si tratta di un meccanismo di difesa molto frequente in cui l’individuo svaluta l’altro per non sentirsi inferiore.
L’invidia ci porta a chiuderci in noi stessi, ma ciò non ci aiuta a stare bene, anzi complica le cose; dobbiamo avere più fiducia nei valori, nelle cose veramente importanti.
E’ fondamentale imparare ad aprirsi agli altri e a gioire delle loro fortune e sminuire l’importanza che attribuiamo alle cose materiali apprezzando i beni materiali e spirituali di ogni giorno e ricordando che non sempre la ricchezza è sinonimo di felicità.

" Un uomo potrebbe possedere tutte le ricchezze del mondo, ma se non ha amici con cui condividerle, è come se non avesse nulla." 
Aristotele

Qui aggiungerei l'importanza della comunicazione tra le persone, tra noi e gli amici, tra marito e moglie, tra madre e figlio. 
Purtroppo l'argomento viene ancora troppo sottovalutato, e i problemi nascono proprio per questo motivo. 
Occorre avere cura di noi stessi, abbandonare la convinzione che la vita sia una corsa contro gli altri vedendoli sempre come termine di paragone.
Ognuno è diverso dall’altro e tutti abbiamo delle potenzialità, la forza per realizzare i nostri progetti, obiettivi, e raggiungere il massimo delle prestazioni, va cercata dentro di noi! Invidiare qualcuno significa perdere tempo, guardando altrove, invece di dedicarlo alla nostra vita, a noi stessi.
L’ultimo passo è liberarti dall'invidia pensando a quanto male ti sta provocando, a quanto tempo hai perso accumulando negatività… A quale scopo?
Per prima cosa devi esprimere emozioni positive. Innanzitutto devi essere felice e dare felicità, per ottenere felicità. Non potrebbe essere altrimenti, perchè qualsiasi cosa desideri ottenere nella vita, prima devi darla.
Sostituisci le parole: irritazione, preoccupazione, litigio, rabbia, invidia, paura, con le parole:
amore, gioia, gratitudine, entusiasmo, dinamismo, soddisfazione, e stai pure certo che la tua vita cambierà, cambierà in positivo. E' sempre la famosa Legge dell'Attrazione.

Bisogna essere superiore, smettere di provare invidia e trasformarsi in ottimista per accorgersi di quanto il mondo sia meraviglioso!



"Una singola parola ci libera da tutto il peso e il dolore della vita, e quella parola è AMORE". 

lunedì 24 marzo 2014

Spargi la tua forza con positività



Una ragazza si lamentava con suo padre della sua vita e di quanto certe cose le risultassero difficili. Non sapeva come andare avanti, era stanca di lottare, senza pazienza e senza ottimismo, perchè i suoi problemi non finivano più. Suo padre, chef di cucina, un giorno la portò al suo posto di lavoro. Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco. Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, mise in una alcune carote, in un'altra delle uova e nell'ultima dei grani di caffè.
Lasciò bollire l'acqua senza dire parola.
La figlia aspettò impaziente, domandandosi cosa stesse facendo. Dopo venti minuti il padre spense il fuoco, tirò fuori le carote e le mise in un piatto, le uova in un altro. 
Finalmente colò il caffé e lo mise in una scodella. Guardando sua figlia le disse: "Figlia mia, guarda bene, carote, uova o caffé"? La fece avvicinare e le chiese di toccare le carote, lei lo fece e notò che erano soffici; dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio osservò l'uovo sodo. Dopo le chiese di provare a bere il caffé e lei sorrise mentre godeva del suo ricco aroma.
La figlia domandò al padre: "Cosa significa questo"? Lui le spiegò che tutti e tre gli elementi avevano affrontato la stessa avversità, "l'acqua bollente", ma ognuno aveva reagito in maniera differente. La carota era arrivata nell'acqua forte, dura, superba; ma bollendo era diventata debole, facile da distruggere. L'uovo era arrivato fragile, solo il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito.
Invece i grani di caffé erano unici, bollendo  avevano cambiato l'acqua. "Quale sei tu, figlia"? le chiese. 
"Quando le avversità suonano alla tua porta, come rispondi"?
Sei una carota, sembri coriacea, ma quando i problemi e il dolore ti toccano diventi debole e perdi la tua forza? Sei un uovo che si presenta con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo un lutto, una separazione, un licenziamento, un ostacolo, durante il tragitto diventa duro e rigido? Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata ed aspra, con lo spirito e il cuore indurito?
O sei come un grano di caffé? Il caffé cambia l'acqua, l'elemento che gli causa dolore. Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione, il caffé raggiunge il suo migliore sapore.
Se sei come il chicco di caffé, quando le cose si mettono male, devi reagire in forma positiva, senza lasciarti vincere, far sì che le cose che ti succedono migliorino, e far sì che esista sempre una luce, che davanti alle avversità illumini la tua strada e quella di chi ti circonda".
Per questo motivo non mancare mai di spargere la tua forza con positività, il "dolce aroma del caffé". 
(tratto da un racconto di Emma) 
Dedico questa storiella carina a tutti voi, per ricordarci che possiamo sempre tirare fuori il lato migliore dopo periodi neri ed esperienze di dolore, dipende solo da noi!  
Ho preparato uno slide show con foto splendide di un caro amico (grazie Alberto!) che ha esplorato il paesaggio in Uganda, catturando la bellezza della foresta, degli animali e della gente. Fatevi trasportare dalle immagini, sognando l'avventura, anche se solo per pochi istanti. 
Il brano scelto è "Porcelain" by Moby, e ho inserito anche qualche foto mia del Safari in Kenya.


"Come sono i tuoi pensieri, così sarà anche la tua mente, poichè l'anima riflette il corso del pensiero." 
M. Aurelio 
Alla fine di ogni tunnel c'è sempre la luce, e la pazienza è la chiave per arrivarci. 
Oggi è un giorno speciale! Il mio blog è arrivato a 10.000, e per me questo è un raggio di luce, di gioia, di grande felicità, perchè vuol dire che tanti di voi condividono i miei pensieri e le mie riflessioni. Ottimismo è amore sono contagiosi, trasmettono serenità nel cuore, condizionano il nostro stato d'animo. Per compiere grandi passi non dobbiamo solo agire, ma dobbiamo anche sognare. I sogni servono per essere realizzati. Non serve solo pianificare, ma anche credere. Tutto arriva per quello che sa aspettare.
Questo senso può avere un suo vero e concreto significato soltanto se ognuno può lasciare una traccia che viva nel presente e che duri nel tempo.
Voglio ringraziare a tutti con un abbraccio immenso e caloroso.


"Quando sei alle strette e tutto va contro di te, tanto che ti sembra di non poter resistere neanche un altro minuto, non mollare, perchè quello è proprio il posto e il momento in cui la marea cambierà." 
Harriet Beecher Stowe

sabato 15 marzo 2014

La nostra più grande paura

La vita ci mette spesso a dura prova  nel superare stress, problemi e difficoltà. Succede quasi come in un ring di pugilato, noi contro gli ostacoli della vita. In un attimo ti vedi scaraventato a terra senza renderti conto, poi riprendi forza e ci riprovi, perchè sai che non devi mollare, mai! Si vince, si perde, ma importante è rialzarci ogni volta. In questo periodo è toccato pure a me!


« Non ricordare il giorno trascorso
e non perderti in lacrime sul domani che viene:
su passato e futuro non far fondamento
vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. »
(U.Khayyām)
La vita è, di fatto, una lotta. Su questo punto pessimisti e ottimisti si trovano d'accordo. Henry James 
  Anche senza speranza, la lotta è ancora una speranza. Romain Rolland

Se dovessi darti un consiglio, ti direi: non lasciarti intimidire dalle opinioni altrui. Poichè solo la mediocrità cerca conferme, affronta i rischi e fa quello che desideri.

"Da qualche parte, lungo il percorso, sei cambiato. Hai smesso di essere te stesso. Hai permesso alla gente di puntarti un dito in faccia, e di dirti che in te non c'e' nulla di buono. E quando la situazione ha cominciato a diventare difficile, hai cominciato a cercare qualcuno da accusare, come una lunga ombra. Lascia che ti dica qualcosa che gia' sai. Il mondo non e' tutto rose e fiori. E' un posto davvero ostile e difficile, non importa quanto tu sia forte, ti mettera' in ginocchio e ti ci fara' rimanere per sempre, se tu glielo permetti. Ne tu, ne io, nessuno può colpire duro come fa la vita. Ma il problema non e' quanto duro colpisci. Il problema e' se puoi continuare ad andare avanti dopo aver colpito. Quanto puoi incassare, e continuare ad andare avanti. E' cosi' che si vince. 
Ora, se sai quanto vali, vai li' fuori e dimostralo, il tuo valore. Ma devi prepararti ad incassare i colpi, e non a puntare il dito dicendo che non sei quello che vorresti essere per colpa di lei, di lui o di chiunque altro! Questo lo fanno i codardi, e tu non lo sei. Sei meglio di questo. 
Finche' non comincerai a credere in te stesso, non avrai una vita".

Lo spazio di cui abbiamo bisogno è ovunque intorno a noi. Hai un sogno devi proteggerlo.
Le persone quando non riescono sentono il dovere di dirti "non ce la farai mai".



Ma se desideri qualcosa, vai a prendertelo. Punto. Non aver paura di fallire.
Non si può vincere sempre, ma non si deve avere paura di prendere decisioni. Bisogna credere che qualcosa di diverso possa accadere. C'è chi dice che può farcela e chi dice che non può ; fondamentalmente hanno ragione entrambi .

Bisogna scavare in profondità , scavare profondo e chiedersi, chi si vuole essere? Capire cosa ti rende felice, non importa quanto folle possa sembrare ad altre persone. Fare una scelta. Basta decidere, che cosa succederà , che stai diventando, e come si ha intenzione di farlo . Solo decidere. Perché no?
Perché non possiamo provare ad essere migliori, perché non riuscirci ? Non riguarda quanto forte tu possa colpire, riguarda quanto tu riesca ad incassare i colpi ed andare avanti. Riguarda quanto tu riesca a resistere ed andare avanti . Così si vince!
Alzati. Alzati e non arrenderti mai. Possiamo rimanere qui , oppure possiamo lottare e tornare alla luce. Possiamo risalire dall'inferno, un passo alla volta, per essere in grado in qualsiasi momento di sacrificare quello che siamo per quello che diventiamo .
Le abilità vengono fuori da ore e ore di duro lavoro.
Se non stai rendendo migliore la vita di qualcun'altro , stai sprecando il tuo tempo.
Ogni giorno è un giorno nuovo. Ogni momento è un momento nuovo.
Perché noi abbiamo la forza di rendere questa vita una meravigliosa avventura.
Perché i limiti, come le paure, sono spesso solo un'illusione!
( tradotto da "Why do we fall") 

"La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati .
La nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura .
È la nostra luce non la nostra oscurità che più ci spaventa .
Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo, non c'è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi, cosi che le persone intorno a noi si sentiranno insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c'è dentro di noi. Non è solo in alcuni di noi, è in tutti noi.
Se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso. Appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri." ( tratto da La nostra più grande paura di Marianne Williamson)
Grazie caro Filippo, questo post è merito tuo! 



Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.


L'essere umano è vincente quando decide di fare qualcosa ed è perdente, quando spera che qualcosa accada.
Quindi continua a vivere la tua vita, intensamente, giorno dopo giorno...con la forza d'animo di sempre, continua a sorridere e pensa a tutte le cose belle che la vita ti può regalare!








lunedì 10 marzo 2014

Amare la vita attraverso la fatica

“Il migliore riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie ad essa.” 
John Ruskin
"Amare la vita attraverso la fatica è penetrarne il segreto più profondo." 
Kahlil Gibran



Il pensiero di oggi è un omaggio a tutti coloro che svolgono un lavoro importante, onesto e faticoso, ma in ogni caso indispensabile, cio'è tenere pulito gli ambienti.
Cosa sarebbe il nostro mondo senza il loro contributo? Meritano tutto il rispetto e la più sincera gratitudine, da tutti. 



Voglio farvi leggere questo breve e dolce pensiero, scritto da Adriano Tartaglia, sperando che faccia piacere alle nostre tre "fatine": Maria Pia, Anna e Carmela, che si prendono cura quotidianamente dei reparti dell'Istituto Don Orione a Roma.
Sono rari i posti dove, appena entrando, si sente aria di pulito, con ambienti limpidi, curati ed armoniosi, che tutto sembra un Relais & Chateaux 5 stelle.

Vita di reparto : le ausiliarie
Da circa ventiquattro anni lavoro all'interno del Reparto Residenziale del Centro Don Orione.
Dapprima come operatore socio-sanitario e poi, da circa otto anni, come coordinatore di reparto. Una così lunga permanenza mi ha portato talora, ad osservare aspetti della quotidianità spesso non indagati o comunque la cui evidenza non è manifesta.
E' su alcuni di questi aspetti in queste poche righe voglio soffermarmi, prendendo in considerazione la figura dell'ausiliaria, quella che comunemente viene chiamata " donna delle pulizie". In reparto sono presenti da lungo tempo tre ausiliare che hanno condiviso, ed ancora condividono, il quotidiano dei nostri ragazzi.
La loro storia pertanto, si incontra e si incrocia costantemente con le storie dei nostri ragazzi. 
Le loro mansioni consistono essenzialmente nel curare la pulizia degli ambienti nei quali i nostri ragazzi vivono: un compito apparentemente facile, se ci si ferma alla superficie.
Va di fatti, considerato che un'ambiente, un locale non è semplicemente tale, bensì è pregno di storie vissute: in quella stanza dormiva un ragazzo che ha fatto ritorno a casa, a quella scrivania in quell'ufficio sedeva un operatore che non c'è più, in quei corridoi sono passati tanti amici...
Ogni muro, ogni arredo, ogni singolo suppellettile è perciò traccia di una passata presenza che si è ora tramutata in assenza. 
Aver cura della pulizia dei locali diventa allora, da mero compito tecnico, un favorire la memoria, un riportare alla mente ricordi mai sopiti, narrando storie passate. 
In un Reparto Residenziale poi, caratterizzato per sua storia ed organizzazione, da una prevalente presenza maschile, le ausiliarie sono le figure femminili più presenti (anche nei giorni di festa) e con le quali i nostri ragazzi si relazionano costantemente.
Accade così che sia alto l'investimento affettivo di tanti ragazzi nei loro confronti:
le ausiliare rappresentano per loro, di volta in volta, la madre che non c'è più, la sorella lontana, l'amica con cui confrontarsi, l'amante bramata, la moglie desiderata, richiamando alla mente dei ragazzi storie reali o immaginate, storie vissute o ancora da vivere, storie narrate o ancora da narrare, quasi fossero involontarie depositarie di un qualche arcano potere evocativo che le investe, più o meno consapevolmente, di un ruolo pregno di un significato che va ben oltre quello definito dalle mansioni che svolgono.
Non posso quindi che plaudere alle meravigliose "signore delle pulizie"!
E spero voi facciate altrettanto...
Adriano  Tartaglia 



E nell'angolo della posta c'era la risposta: 
Rispondere ad una così bella lettera scritta da Adriano non è facile.
Vengono in mente tante cose e la paura di sbagliare è tanta. Hai in poche parole scritto quello che siamo da 25 anni con l'affetto e rispetto che ci manifesti tutti giorni. Sei una bella persona, un collega ed un amico che tutti vorrebbero avere.
Non ti nascondiamo che quando abbiamo letto "i fatti nostri" ci siamo commosse e sentite anche un pò gratificate. Perchè è vero il nostro compito non si ferma all'atto della pulizia, ma va ben oltre, a cercare sempre di essere un appoggio per i nostri ragazzi che ormai consideriamo come figli.
Che dire... grazie Adriano, di esserci ogni volta che ne abbiamo bisogno, grazie della persona che sei, giusta e perbene, quindi il plauso va a te, caro collega e amico.
Le ausiliarie Anna, Maria Pia e Carmela



“La lode è solita venir dietro quando la fatica apre la strada.” 
P. Siro








  


lunedì 3 marzo 2014

Diventare una luce di positività

Come passare alla positività quando sentiamo di muoverci per sbaglio, o per debolezza, o semplicemente per sfortuna, in un campo negativo e vogliamo uscirne di corsa?
Questo è uno di quegli ostacoli che molte volte è invisibile, si insinua così lentamente che è difficile da riconoscere.



Allora, di cosa si tratta? E come possiamo liberarcene?
Persone negative danneggiano la nostra visione positiva con la loro negatività e involontariamente finiamo per attirare ancora di più negatività su di noi. Verissimo. 


Per un giorno basa tutte le tue decisioni lasciandoti guidare dall'intuito. Immagina che la voce della gioia dentro di te sappia quali sono i tuoi migliori interessi. Confida nel fatto che questa voce saprà rispondere alle tue richieste in qualunque momento. Quando devi prendere una decisione, chiediti: “Cosa mi serve per stare bene subito?” Per esempio circondarti solo di persone che ti rendono felice, sarebbe un grosso passo. 

C'è un mondo interiore, un mondo di pensieri, emozioni e potere, un mondo di luce e di bellezza e sappiamo come arrivarci.



Saper padroneggiare la positività è la qualità più importante in assoluto nella manifestazione dei tuoi desideri.
Eh si, "padroneggiare”, perché alle volte può essere dura, specialmente quando le persone intorno a te, e alcune anche vicine a te, non sono positive. Ce ne accorgiamo quando, in presenza di qualcuno, non stiamo affatto bene e non vediamo l'ora di andare via.
Se siamo fortunati e siamo circondati da persone serene e socievoli, essere spontanei e sciolti, non costituirà nessun problema ed è la via giusta per l'equilibrio positivo.



Se attorno a noi si verificano comportamenti problematici e si mantengono a galla in un mare di stress, allora dobbiamo fare più attenzione a quello che diciamo, dobbiamo sviluppare la capacità di comunicare in modo attento ed efficace per creare e coltivare delle relazioni pacifiche e gratificanti per entrambi le parti, lontano da onde negative.
Conosco molte anime, più o meno complicate, contorte, difficili nella loro evoluzione verso la verità, verso la saggezza, ma non rinuncio mai a provare di farle cambiare l'atteggiamento ostile.
Potete utilizzare un piccolo accorgimento per capovolgere la negatività in voi stessi e negli altri, e trasformarla in positività.



La negatività è solo un ostacolo e non bisogna aver paura, altrimenti ne attrarrai ancora di più.
Svelala, neutralizzarla sapientemente, e trasformarla in positività, ma non la combattere.
Perché temerla e combatterla manda al tuo subconscio il messaggio che la negatività è troppo potente e può rovinare tutto, e questo non lo possiamo permettere.
Quando sai padroneggiare la positività in te stesso, la negatività degli altri non ti darà alcun fastidio, anzi, ti scivola via. Sono gli atteggiamenti gentili, altruisti ed ottimisti a cambiare un quadro negativo.
In effetti diventiamo una luce di positività così incandescente che i piccoli moscerini della negatività vengono carbonizzati prima che possano arrivare troppo vicini, questa ricordatevela.
Allora, qual è il trucco per neutralizzare la negatività e trasformarla in positività?
Come si dice nelle arti marziali:
“Sfrutta il peso del tuo avversario contro di lui”
Quindi ecco un Ju-Jitsu mentale (il Ju-Jitsu, è l’antica arte marziale dei samurai ed è l’arte del sapersi difendere, ma anche un mezzo per conoscersi e conoscere gli altri) contro la negatività.



Se un emozione negativa ti travolge, un modo per scaricarne l'energia è quello di imparare a prendere le cose con più leggerezza.
Sorridi a chi ti fulmina con sguardi poco amichevoli o invidiosi e sii gentile. 
E' uno stile di vita che rende più forti. 

Abbiamo tutti dei momenti in cui i pensieri negativi prendono il sopravvento. Quando ti accorgi di essere negativo, prova con un semplice " Come posso risolvere questo problema qui e ora?" e sarai sorpreso del cambiamento.
Questa semplice domanda ti restituisce pieno potere e ti mette in posizione di controllo, anziché essere tu la vittima.
Questo è il segno che i pensieri negativi sono stati spazzati via e cercano di cambiare marcia verso il positivo.



Le parole giuste questa volta ha trovato il grande George Michael, che ho seguito in tanti suoi concerti, con " Heal the pain" , guarisci il dolore, e noi cerchiamo di farlo, ognuno il suo, con forza e positività!