mercoledì 29 luglio 2015

Tutto inizia al momento giusto

Ogni volta che fai qualcosa per gli altri, pensando solo alla loro felicità, ti senti meglio e questo alla fine ti riempie il cuore di gioia. E' un'esperienza che ti può cambiare la vita per sempre.
 Sergio Bambarén


Non posso iniziare la pausa estiva senza dedicare un pensiero alle 24.000 visualizzazioni del mio scrigno di riflessioni e di tanta energia positiva! Grazie a tutti per questo  magnifico traguardo. 

L'India insegna "I Quattro Principi della Spiritualità" 
La prima dice: "La persona che arriva è la persona giusta", cioè nessuno entra nella nostra vita per caso, tutte le persone intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi, ci sono lì per un motivo, per farci imparare e progredire in ogni situazione.


La seconda legge dice: "Quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere." Niente, ma niente, assolutamente nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti. Anche il più piccolo dettaglio. Non c'è un "se avessi fatto quello sarebbe accaduto quell'altro..." No. Quello che è successo era l'unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perché noi imparassimo la lezione e andassimo avanti. Ognuna delle situazioni che accadono nella nostra vita sono l'ideale, anche se la nostra mente e il nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.

La terza dice: "Il momento in cui avviene è il momento giusto." Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo. Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, e allora che avverrà.


La quarta ed ultima: "Quando qualcosa finisce, finisce." Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per la nostra evoluzione, quindi è meglio lasciarlo, andare avanti e continuare ormai arricchiti dall'esperienza.


Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è entrato nelle nostre vite oggi, è perché siamo pronti a capire che nulla accade per caso."

Il caso? Difficile dire che non esiste, ma in qualche modo mi andavo convincendo che gran parte di quel che sembra succedere appunto "per caso", siamo noi che lo facciamo accadere, siamo noi che, una volta cambiati gli occhiali con cui guardiamo il mondo, vediamo ciò che prima ci sfuggiva e per questo credevamo non esistesse. Il caso insomma, siamo noi.
T.Terzani


lunedì 20 luglio 2015

Oggi cosa fai? Vado a caccia di Serotonina!

Non c'è cosa più bella della semplicità; la semplicità dei gesti, delle parole, la semplicità dell'anima, la semplicità di un sorriso o di una lacrima, la semplicità di vedere il mondo che ci circonda con un cuore semplice... ma sincero.
Le ali del sorriso


Prima di salutarvi per le vacanze voglio voglio farvi leggere quanto sia importante la serotonina nella nostra vita quotidiana. Forse, anzi sicuramente, chi svolge regolarmente attività fisica è più avvantaggiato. Il movimento stesso crea le endorfine, le sostanza che ci regalano il senso della gioia e della felicità.
La serotonina invece è un neurotrasmettitore presente soprattutto nel sistema nervoso centrale e nel tratto gastro-intestinale. Nell'apparato digerente, la serotonina regola la digestione, mentre a livello del sistema nervoso centrale, questo neurotrasmettitore è fondamentale per regolare l'umore, il sonno, l'appetito, l'apprendimento e la memoria.
La serotonina è comunemente nota come ormone del buonumore. 
A livello del sistema gastro-intestinale, la serotonina è responsabile anche della formazione delle ossa. Li potrete controllare grazie alle analisi del sangue. La carenza di serotonina può causare depressione, attacchi di panico, emicrania, ipertensione e insonnia. Come fare per stimolare la serotonina e per incrementarne i livelli presenti nel nostro organismo, se dovessero risultare troppo bassi?
Il nostro organismo produce la serotonina a partire dal triptofano, una sostanza che possiamo assumere attraverso l'alimentazione. Tra gli alimenti di origine animale che contengono triptofano troviamo uova, latte e latticini, carne e salmone.


Vi sono poi alcuni alimenti che rappresentano delle vere e proprie fonti di serotonina. Tra di essi i più famosi sono il cacao e il cioccolato fondente, ma dobbiamo ricordare anche noci, kiwi, ananas, ciliegie visciole, pomodori, banane e prugne.
Sapevate che di Kiwi ne bastano 2 al giorno per migliorare l'umore?
Gli integratori di serotonina sono sicuri? Come per qualsiasi tipo di farmaco o integratore, anche la serotonina andrebbe sempre assunta sotto controllo medico. Meglio non affidarsi mai al fai da te, poiché all'assunzione di integratori di serotonina possono essere legati alcuni effetti collaterali da non sottovalutare, dall'eccessiva sonnolenza fino ad una vera e propria sindrome da serotonina, con ansia, febbre e irrequietezza.


Lo sapevate che la caffeina è considerata un vero e proprio soppressore della serotonina? No? Allora andateci piano. La sensazione di benessere che una tazzina di caffè è in grado di regalare, sarebbe dunque soltanto temporanea. Se i livelli di serotonina risultano bassi, potrebbe essere utile evitare di bere caffè e bevande energetiche ricche di caffeina.
L'attività fisica regolare e lo sport sano vanno sempre di pari passo con la buona salute. La si dovrà eseguire senza sforzi eccessivi, in modo che possa regalare al corpo una vera sensazione di benessere. Il nostro organismo rilascerà serotonina e ci permetterà di svolgere i nostri allenamenti nel completo comfort.
Chi non si sente portato per lo sport, non deve rinunciare all'attività fisica. Per sentirsi meglio sono sufficienti 30 minuti di camminata al giorno, magari all'aria aperta, in un parco, per incrementare la sensazione di benessere e di relax. Le camminate e l'esercizio fisico regolare aiutano ad incrementare i livelli di triptofano e quindi di serotonina.
Lo stress può influire sui livelli di serotonina. Quali sono i migliori antidoti allo stress? Oltre ai massaggi rilassanti e alle lunghe passeggiate nel verde, troviamo lo yoga e la meditazione, pratiche molto antiche che ancora oggi assicurano di mantenere a lungo uno stato di benessere. Anche la scienza lo ha confermato: lo yoga e la meditazione sono davvero efficaci contro ansia, stress e depressione, e ci aiutano a ritrovare il buonumore.
Inoltre non sottovalutate mai il potere di un abbraccio o di un semplice sorriso.
Marta Albè


Ora voglio chiudere milleunsorriso augurando a tutti una bella vacanza spensierata e magari anche riposante e per chi non ha questa fortuna, di non buttarsi giù, ma di tenere sempre lo spirito allenato per coltivare, in ogni caso, i pensieri positivi. Perchè una cosa è certa: per ognuno arriva il tempo suo, chi prima, chi dopo. 
Felice estate a tutti, con gioia e sorrisi, fantasticando con El Mismo Sol! 








venerdì 10 luglio 2015

The legend of the Cranky Old Man

Dentro ogni persona anziana c'è una persona più giovane che si sta chiedendo cosa diavolo sia successo. 
Terry Pratchett


Ho trovato un poema meraviglioso che non può mancare nel mio blog.  In poche parole è la  testimonianza di un signore anziano che parla della sua vita, tra cose belle e brutte, con la consapevolezza che nulla dura in eterno, della gratitudine per quello che c'è stato, tutto volato via in un attimo, troppo veloce. 



When an old man died in the geriatric ward of a nursing home in an Australian country town, it was believed that he had nothing left of any value. Later, when the nurses were going through his meager possessions, they found this poem. Its quality and content impressed the staff  so much that copies were made and distributed to every nurse in the hospital. One nurse took her copy to Melbourne. The old man's sole bequest to posterity has since appeared in the Christmas editions of magazines around the country and appearing in mags for Mental Health. A slide presentation has also been made based on his simple, but eloquent, poem. And this old man, with nothing left to give to the world, is now the author of this 'anonymous' poem winging across the Internet.
 The legend of the Cranky Old Man
 What do you see nurses?... What do you see?
 What are you thinking ... when you're looking at me?
 A cranky old man, ... not very wise,
 Uncertain of habit ... with faraway eyes?
 Who dribbles his food ... and makes no reply.
 When you say in a loud voice ... 'I do wish you'd try!'
 Who seems not to notice ... the things that you do.
 And forever is losing ... A sock or shoe? 
Who, resisting or not ... lets you do as you will,
 With bathing and feeding ... The long day to fill?
 Is that what you're thinking? ... Is that what you see?
Then open your eyes, nurse ... you're not looking at me.
 I'll tell you who I am ... As I sit here so still,
 As I do at your bidding, ...  as I eat at your will.
 I'm a small child of Ten ... with a father and mother,
 Brothers and sisters ... who love one another
 A young boy of Sixteen ... with wings on his feet
 Dreaming that soon now ... a lover he'll meet.
 A groom soon at Twenty ... my heart gives a leap.
 Remembering, the vows ... that I promised to keep. 
At Twenty-Five, now ... I have young of my own. 
Who need me to guide ... And a secure happy home.
 A man of Thirty ... My young now grown fast, 
Bound to each other ... With ties that should last.
 At Forty, my young sons ... have grown and are gone,
 But my woman is beside me ... to see I don't mourn.
 At Fifty, once more, ... Babies play 'round my knee,
 Again, we know children ... My loved one and me. 
Dark days are upon me ... My wife is now dead.
 I look at the future ... I shudder with dread.
 For my young are all rearing ... young of their own.
 And I think of the years ... And the love that I've known. 
I'm now an old man ... and nature is cruel. 
It's jest to make old age ... look like a fool.
 The body, it crumbles ... grace and vigour, depart.
 There is now a stone ... where I once had a heart.
 But inside this old carcass. A young man still dwells,
 And now and again ... my battered heart swells
 I remember the joys ... I remember the pain.
 And I'm loving and living ... life over again.
 I think of the years, all too few ... gone too fast.
 And accept the stark fact ... that nothing can last.
 So open your eyes, people ... open and see.
 Not a cranky old man.
 Look closer ... see ... ME!!

 Remember this poem when you next meet an older person who you might brush aside without looking at the young soul within. We will all, one day, be there, too!

 PLEASE SHARE THIS POEM! The best and most beautiful things of this world can't be seen or touched. They must be felt by the heart!



Un pò di tempo fa ho visto un brillante concerto della tribute band Pink Floyd Legend. Questo pezzo in particolare, che molti di voi conoscono " The great Gig in the sky", mi ha riportato indietro di tanti anni quando ero ragazzina e mi ha fatto venire i brividi per la bravura delle due cantanti. Sul palco si "duellano", artisticamente parlando, la famosa Durga McBroom e la bravissima Martina Pelosi. Assolutamente formidabile! Alzate il volume!


Bisogna stare attenti a tuffarsi nei ricordi, spesso ci si fa male cadendo di cuore.






mercoledì 1 luglio 2015

I colori di Oplontis

La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità.
Albert Einstein


                 Gli scavi di Oplontis, un mondo di meraviglie


Oggi vi mostro una serie di straordinari dipinti antichi venuti alla luce dopo lunghi anni di restauri. Per scavi archeologici di Oplonti si intende una serie di ritrovamenti archeologici appartenenti alla zona suburbana pompeiana di Oplontis, seppellita insieme a Pompei, Ercolano e Stabiae dopo l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.


Oplontis è probabilmente quella che offre le più significative testimonianze monumentali del suburbio pompeiano. L'insieme degli edifici di età romana rinvenuti, a cominciare dall'epoca borbonica, nella moderna città di Torre Annunziata, è riferibile ad un vero e proprio centro urbano periferico, sottoposto amministrativamente alla giurisdizione di Pompei, caratterizzato dalla presenza di splendide ville ed edifici pubblici, collegati da strade. Ciò che caratterizza Oplontis è la presenza di due monumentali edifici di diversa destinazione: la cosiddetta Villa di Poppea, un gioiello di architettura romana, e grandioso e lussuoso complesso a carattere residenziale, e la Villa di Crassius Tertius, attualmente chiusa al pubblico, un'azienda incentrata sulla lavorazione di prodotti della terra.


La villa di Poppea, messa in luce tra il 1964 e il 1984, costituisce il più classico esempio di villa di Otium, edificata in prossimità della costa laddove, anche per la salubrità del clima, chi vi risiedeva poteva ritemprare il corpo e lo spirito lontano dalla vita caotica della capitale. Impreziosito da spettacolari decorazioni pittoriche in stile pompeiano e arricchito da pregevoli suppellettili, quali le sculture in marmo bianco, che ne decoravano i giardini e la piscina, l'edificio presenta le caratteristiche tipiche delle residenze patrizie. Attribuita a Poppea, moglie di Nerone, sulla base di alcune testimonianze che fanno riferimento alla persona dell'imperatrice, la villa doveva comunque far parte del ricco patrimonio immobiliare che la famiglia imperiale possedeva sulla costa campana.


La Villa dei Misteri è una villa suburbana di epoca romana ubicata a qualche centinaio di metri fuori dalle mura nord dell'antica città di Pompei. Di carattere rustico-residenziale, venne sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.; riportata alla luce a partire dal 1909, è uno degli edifici più visitati degli scavi di Pompei, soprattutto per la serie di affreschi del triclinio, raffiguranti riti misterici, ben conservati, da cui la struttura prende il nome. 


Questa dimora comprende oltre 70 ambienti per circa 3mila metri quadrati ed è un esempio di commistione tra villa d’otium, dal panorama unico e villa rustica situata nella parte suburbana di Pompei. Appartenuta forse alla famiglia degli Istacidii, risale al II. secolo a. C. con successive trasformazioni fino al momento dell’eruzione nel 79 d. C. Le decorazioni delle pareti si differenziano a seconda del periodo storico durante le quali sono state realizzate. Il tablino è affrescato con pareti nere mentre nel ciclo pittorico del Salone dei Misteri è il rosso a prevalere. La vera meraviglia del complesso però la troviamo nella camera attigua, che consiste in uno dei più straordinari dipinti murali dell'antichità. Una complessa rappresentazione che copre tre pareti e che fra le tante interpretazioni che le sono state date
sembra rappresentasse i momenti essenziali di una cerimonia sacra relativa ai culti in onore di Dioniso.



Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento.
Fare ciò che è impossibile al talento è genio. 
Henri-Frédéric Amiel