martedì 19 settembre 2017

L’unico investimento che non fallisce mai, il volontariato



Ogni volta che fai qualcosa per gli altri, pensando solo alla loro felicità, ti senti meglio: e questo alla fine ti riempie il cuore di gioia. È un esperienza che ti può cambiare la vita per sempre. Sergio Bambarén

A chi capisce il valore di un sorriso, il bene di un gesto e la magia di una parola detta con il cuore:
Questo post è un omaggio ai splendidi ragazzi che hanno lasciato questa commovente e bella testimonianza del loro servizio civile al Don Orione qualche anno fa e siccome capita sempre più spesso che mi chiedono informazioni sul volontariato ecco un esempio nobile di:
Catale Nicole, Pellegrino Roberto, Elisabetta Porcari, Ranno Marco, Coppola Riccardo, Erika Ciancio, Valentina di Simone, Alessandro Salvatori, Alessandro De Spagnolis Vanore, Mara Cedrone, Jessika Misuraca, Federica Arcano, Faina Eleonora e Luca Massimi.
Il volontariato è l'unico lavoro il cui stipendio è fatto di emozioni.



Complimenti a tutti voi, per il vostro impegno ammirevole e per ogni minuto che avete dedicato con affetto e attenzione ai nostri figli. Sono certa che un'esperienza del genere vi abbia formato, reso maturo e appagato più di qualsiasi altro lavoro svolto in precedenza, grazie da una mamma di uno di loro!

L'INIZIO:
Ho un vago ricordo del nostro primo giorno. Mi torna in mente il timore e l'imbarazzo che ho trovato quando mi hanno presentato i ragazzi e gli altri volontari.
Ricordo la paura che avevo di sbagliare, di mostrarmi impacciata ed impreparata, di non riuscire a creare legami solidi. Mentre il nostro responsabile ci illustrava quale sarebbe stato il nostro ruolo, la mia mente disvagava. Immaginavo cosa avrei fatto concretamente, come mi sarei inserita nella quotidianità dei ragazzi e come sarei riuscita a rendermi utile.
IN COLONIA:
Il soggiorno estivo ad Igea Marina si è rivelato fondamentale: in un certo senso ha rotto le nostre resistenze e ci ha permesso di conoscere, più o meno a fondo, ogni singolo ragazzo.
Infatti tra una chiacchierata al sole e un tuffo in piscina, si sono stretti legami e sono nate simpatie e/o antipatie sia con i ragazzi che tra noi volontari. Io, che all'inizio mi preoccupavo di non essere capace di individuare il modo giusto per relazionarmi con l'utente, in colonia ho maturato la convinzione che non bisogna adottare particolari strategie.
L'unica condizione veramente indispensabile, a mio parere, è l'essere se stessi e il saper accogliere la diversità dell'altro. Personalmente conservo un bellissimo ricordo di questa vacanza romagnola, proprio perchè mi ha permesso di intravedere come sarebbe stato il mio percorso al Don Orione.
SETTEMBRE, OTTOBRE, NOVEMBRE:
sono stati mesi cruciali, che hanno segnato il nostro inserimento nella quotidianità dei ragazzi. Il momento della colazione è quello in cui, più degli altri, si chiacchiera e ci si racconta: tra una tazza di caffè e un paio di risate, si condividono storie, umori ed opinioni. Dopodichè chi vuole può dare una mano al ragazzo a farsi la barba, nel rifarsi il letto o nel mettere in ordine i vestiti; oppure uscire a fare una passeggiata per il quartiere: accompagnarlo al bar, a comprare le sigarette oppure al supermercato. Ogni volontario è riuscito a creare un rapporto diretto e spesso confidenziale con molti dei ragazzi, ovvero hanno iniziato a parlare con noi della loro vita, delle loro esperienze e della loro malattia, mostrando così di aver fiducia in noi e di averci accolti pienamente.
NATALE, CARNEVALE:
come tutti gli altri giorni di festa, si sono rivelate occasioni preziose per organizzare cene e feste, con il solo ed unico obiettivo di stare insieme, ovvero condividere momenti di spensieratezza e di serenità, risate ed " abbuffate", balli e tombolate.
Inoltre anche le diverse attività ricreative e le gite che sono state realizzate si sono rivelate esperienze bellissime, che hanno contribuito a rafforzare i legami sia tra noi volontari che tra i ragazzi. Per esempio la regata in barca a vela nel porto di Santa Marinella, le visite ai musei e monumenti, le passeggiate al centro o al bioparco. Tutte queste situazioni hanno permesso a me e agli altri volontari di vivere non solo la quotidianità dei ragazzi all'interno dell'istituto, ma anche di sperimentare contesti diversi, al di fuori di quella specifica realtà.
Oggi posso dire che, nonostante le difficoltà che ognuno di noi ha potuto incontrare nel corso di questi ultimi mesi, il servizio civile può essere definito come IMPEGNO che viene preso verso i ragazzi, ma principalmente verso se stessi, verso le proprie capacità e verso gli obiettivi che ognuno si pone. E' un impegno che a volte costa fatica e sacrificio, ma che viene ripagato mille volte con un gesto, una frase, o un semplice abbraccio.
Personalmente ritengo che esperienze come questa devono essere affrontate con uno spirito di grande umiltà,  con la volontà di mettersi in gioco costantemente e soprattutto con la capacitàdi saper dare e la consapevolezza di ricevere.
Concludendo posso dire, questa avventura ha superato di gran lunga le mie aspettative iniziali, ha stravolto i miei schemi, ha sconfitto le mie paure e mi sta regalando ogni giorno momenti ed emozioni che difficilmente potranno essere rimossi.

Gli ex volontari del Servizio Civile, i fantastici ragazzi nominati all'inizio.



 "La semplicità è la forma della vera grandezza."




"La grandezza dell’uomo è nella profondità di pensiero e nella nobiltà d’animo con la quale vive la propria vita aiutando il suo prossimo con semplicità e generosità."

     

“Il dono di sé senza riserve è la cosa più bella che ci sia.”

 

“Le persone davvero grandi sono, prima di ogni altra cosa, cortesi, giudiziose e generose, non solo verso alcune persone in determinate circostanze, ma verso tutti in ogni momento.” Thomas John Watson sr.

     


“Sono arrivata a credere che ciascuno di noi abbia una chiamata personale che è unica come lo sono le impronte digitali e che il miglior modo di avere successo sia di scoprire ciò che ami e che puoi trovare un modo di offrirlo agli altri in forma di servizio, lavorando duro e inoltre consentendo all’energia dell’universo di condurti.”
Oprah Winfrey



“Amare significa volere per una persona le cose che si ritengono buone a motivo di lei e non per sé stessi, ed essere pronti a compiere queste cose secondo le proprie possibilità.” Aristotele



Chiunque abbia mai trascorso un pò di tempo in compagnia di queste meravigliose creature non può che confermare, che è come incontrare un raggio di sole e percepire la sua luce e il suo calore.
Sono loro i grandi maestri ad insegnarci preziose lezioni di vita.
I volontari sono una risorsa immensa per il bene della società, un bene delicato e luccicante di bontà!
Lo scopo della vita non è vincere. Lo scopo della vita è crescere e condividere. Quando ti accadrà di guardare indietro a ciò che hai fatto nella vita, troverai più soddisfazione dai piaceri che hai portato nella vita degli altri che dai momenti in cui li hai emarginati e sconfitti. Harold Kushner


I'll write a song for you, un evergreen di Earth, Wind & Fire dedicato a tutti voi e ai miei figli, uno in particolare, Lillo, che non parla e non cammina, ma appena sente una melodia che gli piace, il suo viso si illumina, sorride e gli occhi parlano. Per me non c'è gioia più grande.



La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire nè a ricordarle, né a contarle e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
Un viaggio chiamato vita.
B.Yoshimoto











giovedì 7 settembre 2017

La bellezza è nella luce del cuore




Addio estate, benarrivato settembre! Un nuovo mese, una nuova pagina nel libro della vita di tutti noi. Per iniziare l’autunno con la marcia giusta è fondamentale dare nuova energia ai pensieri positivi e alle cose che ci fanno bene.
Quando lasciamo il mare non lo lasciamo mai del tutto. La sua luce resta impigliata nei capelli, nelle sfumature della voce, nella morbidezza della pelle. Devono passare alcuni giorni prima di perderlo.
Fabrizio Caramagna


Oggi voglio dedicarvi la bellezza in un quadro che affascina da secoli.
Sandro Botticelli o meglio conosciuto come Alessandro Filipepi, è stato probabilmente l’artista più legato alla corte dei Medici a Firenze, in particolare alla figura di Lorenzo il Magnifico, per il quale ha realizzato tantissime opere. Tra queste, una delle più importanti è La nascita di Venere.
Questa opera d'arte è da sempre considerata l'idea perfetta di bellezza femminile nell'arte, così come il David è considerato il canone di bellezza maschile. Poiché entrambe le opere sono conservate a Firenze, i fiorentini si vantano di possedere i canoni della bellezza artistica all'interno delle mura cittadine.


La bella dea olimpica, ovvero la Venere di Botticelli, è la rappresentazione della bellezza e madrina dei bei sentimenti, tra cui spicca regnante l’amore. Nata dalle spume del mare, è la personificazione del bello e del piacere.
Elementi nel quadro Anno: 1484-1485  Autore: Sandro Botticelli  Tecnica: tempera su tela
Dove si trova: Galleria degli Uffizi, Firenze


Il disegno è armonico, delicato; le linee sono elegantissime e creano, nelle onde appena increspate, nel gonfiarsi delle vesti, nel fluire armonico dei capelli della dea e nello stesso profilo della spiaggia, dei giochi decorativi sinuosi e aggraziati. Le forme sono nette, raffinatissime e trovano la loro sublimazione nel nudo statuario della dea, in cui le qualità morali e spirituali, secondo la dottrina neoplatonica, coincidono con la sua bellezza fisica. 


Zefiro, personificazione dell’omonimo vento, il quale è presente in più di un mito, e appartiene al gruppo delle divinità dell’aria.


Aura, amante di Zefiro, legata a lui e portatrice del medesimo compito del compagno.


Ora, la ninfa a destra che presiede le stagioni insieme alle altre omonime ninfe e che qui sta donando un mantello decorato alla dea per coprirsi.
Salta subito all’occhio il volto della Venere bellissima, un’espressione malinconica, tipica di tutte le rappresentazioni femminili di Sandro Botticelli.
Il tutto è reso facile da comprendere per mezzo dei colori perlacei e delle varie sfumature che sembrano quasi impercettibili, ma anche il linearismo presente nel contornare le figure, dona una sensazione di movimento morbido dei protagonisti.
Il quadro rappresenta una delle più importanti immagini e potrebbe essere dedicato alla nascita di una bambina della famiglia Medici nel 1484, il cui nome era Maria Margherita, che sembra ricollegarsi ai fiori sul manto rosa nel quadro e alla conchiglia, dato che nella lingua latina il termine margarita significava “perla”.  Resterà per sempre un capolavoro.
Dario Mastromattei Arteworld e fonte web



L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma in realtà, magia e bellezza sono in noi. Kahlil Gibran


E se parliamo di dea della bellezza non c'è dimostrazione migliore di questo video. Chi non conosce questa donna straordinaria di grande bravura e carisma, una forza della natura, che io ammiro tanto, Tina Turner, 77 anni e non dimostrarli affatto! Fantastico il suo "Addicted to love", al Hippodrom a Sopot, Polonia, 15. Agosto 2000




La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l'attenzione è la chiave della scoperta.
Dacia Maraini