giovedì 26 novembre 2015

Dietro ogni azione c'è una ragione



Lasciate che la Fede abbia un posto speciale nel nostro cuore.
Signore, concedimi la grazia di accettare con serenità le cose che non possono essere cambiate, il coraggio per cambiare quelle che dovrebbero essere cambiate e la saggezza per distinguere le une dalle altre.
Reinhold Niebuhr


La lezione più importante di sempre
Il secondo anno di università fu quello del professore che indossava la t-shirt con sopra un maiale. A onor del vero, la indossava sotto una camicia rosa trasparente, il che era ancora peggio. La maglietta si coglieva chiaramente: c’era stampigliato il muso di un maiale intento a grugnire. Ce ne accorgemmo tutti a un primo sguardo e l’ilarità iniziò a serpeggiare come solo l’ilarità sa serpeggiare. Il professore di editoria multimediale si presentò così a una classe di circa cento studenti, con un porco sul petto e una cravatta che richiamava le tonalità del porco, più che della camicia o della giacca, il che ci fece pensare subito che non fosse stata una svista, ma una precisa scelta di moda. Non so dire se questo segno distintivo ce lo rese subito molto simpatico o scoraggiò le nostre aspettative di un buon insegnamento, so solo che il secondo anno di università me lo ricordo a causa sua. Pian piano, saltarono fuori altri atteggiamenti bizzarri: per esempio, non usava libri di testo, ma ci invitava a comprare riviste di informatica, arrivava in facoltà a bordo di una jeep nera che pareva appena reduce da un rally nei campi e amava telefonare a sua moglie durante le lezioni. Prendeva il cellulare, componeva il numero e ci chiedeva di salutare la sua signora, poi girava il microfono verso di noi e attendeva un rimbombante: “buonasera signora!”, seguito da un applauso. Soddisfatto del nostro entusiasmo, si riportava il telefono all’orecchio e si accomiatava dalla moglie dicendole: “hai sentito?” Lo faceva sempre, nessuno sapeva perché, ma, considerati il maiale e il resto delle stramberie, avevamo archiviato la faccenda come: “è completamente matto”, e ognuno di noi era tornato a pensare all’esame da superare. Ma non facemmo l’esame con lui, perché la moglie morì. 
“Buonasera, signora” era malata di cancro e morì. “Buonasera, signora” veniva salutata il più possibile, il più spesso possibile e veniva fatta sorridere il più possibile, indossando abiti sconvenienti, portandola a sgommare su quella strana jeep in campagna o regalandole il coro di un centinaio di studenti, tutti per lei.
Fu la lezione più importante di sempre.
Chiara Bottini 


Una storia straordinaria di un uomo straordinario, che ci ha dato due lezioni importanti: capire il valore dell'amore incondizionato e di non fermarsi mai alle apparenze, ma imparare che dietro ogni azione c'è sempre una ragione.

Die Liebe
Die Liebe hemmet nichts; 
Sie kennt weder Tür noch Riegel
Und dringt durch alles sich;
Sie ist ohn Anbeginn, schlug ewig ihre Flügel, und wird sie schlagen - ewiglich 
Matthias Claudius


L'amore non ostacola niente, non conosce ne porte ne sbarre, penetra ovunque, è senza inizio, batte da sempre le sue ali e li batterà all'infinito.
Il video è un volo magico attraverso le tante bellezze del Messico, prodotto e diretto da Pedro Torres, intitolato " Estrellas del bicentenario"  accompagnato dalla musicband tedesca Schiller , con un brano che mi piace tanto: "Die Liebe" , L'Amore. 

domenica 8 novembre 2015

Scalinata per il paradiso



Il tempo non conta per il cuore. Si può amare anche stando lontani e quel amore, se è vero e puro, non morirà mai neanche fra mille anni.
 R.Battaglia
Questo post è dedicato alla mamma di mio marito, Isabella, volata in cielo il 4.novembre 2015, dopo un anno di sofferenza per un male incurabile. Mi diceva sempre "non chiamarmi suocera, perchè è una brutta parola. Chiamami bonne mère", che significa buona madre in francese, la sua seconda madrelingua, perchè vissuta con la famiglia al Ritz di Parigi. 
Chi ha la fortuna di custodire un Blog può raccogliere le cose di cuore per avere la sensazione di non perderli mai e guardarli sempre. Qualcuno dei miei amici che non era presente in chiesa avrebbe voluto sentire la mia dedica che pubblico qui, come ricordo, così la potranno leggere anche i nipoti che un giorno, spero, arriveranno.


"So che avrebbe fatto piacere a Isabella avere tutti i nipoti presenti, ma uno di loro è perdonato perché è un angelo speciale, il nostro Lillo, che ci aspetta a  casa.
Non si è mai pronti a lasciar andare. A dire è finita, ad accettare che non guarderai più quegli occhi, non sfiorerai mai più la sua mano... che non vedremo mai più chi abbiamo tanto amato e voluto bene. Solo chi ha perso le fondamenta, sa capire quanto straziante sia questo doloroso distacco. Si, perché questa è una madre: un pilastro, una colonna che ci regge in qualsiasi momento, un porto sicuro. Una madre capisce, dimentica, perdona, soffre, piange e ti difende, ma soprattutto ti ama più di se stessa.
Isabella, Piccolina mia, così ti ho chiamato in questi ultimi tempi della tua coraggiosa lotta contro un male terribile e senza pietà. Hai sempre desiderato di lasciare un bel ricordo e non ci sono parole per descrivere la tua grinta e grande forza. Eri una donna raffinata e ammirata da tutti, una bellezza senza tempo, un'icona di stile ed eleganza come non ce ne sono altre. La tua generosità fatta di mille gesti e l'amore infinito per i tuoi figli, nipoti, per noi due nuore,  per le tue adorate amiche, per gli amici e i parenti, ti ha reso un bellissimo faro luminoso, una persona al di fuori di questo mondo, una donna dinamica, piena di iniziative e pensieri per tutti. Eri unica! Per me è stato sempre importante dirti i miei pensieri, non solo ora, ma quando eravamo insieme, mano nella mano, guardandoti negli occhi e accarezzandoti e quando sorridevi ero contenta di averti trasmesso la mia gratitudine per la tua dolcezza e umiltà che ultimamente hai voluto condividere con me.
Il giorno della messa per nonna Fernanda a Nerola eri una regina. Hai voluto venire a tutti costi dimostrando la tua ammirevole determinazione. Con questo gesto hai voluto ringraziare specialmente Sasà e Laura, ma anche il tuo Rodolfo, che ti ha fatto ogni giorno da angelo custode, poi Maria e Nicola, Rosa, Mary, i dottori e infermieri, tutte le persone che ti erano vicine. Volevi far vedere quanto tu abbia apprezzato il loro impegno, i sacrifici e tanti piani di battaglia che hanno intrapreso per aiutarti e farti stare meglio.
Poco tempo fa mi hai confidato una tua sensazione:
una sera avevi visto all'improvviso una luce forte e calda, figure bianche senza volti, sentivi suoni e un intenso profumo di rose. I credenti sanno che nel mondo spirituale Padre Pio si manifesta con il profumo di rose...
ma forse sentivi il calore della pace interiore. Mi parlavi di un’immagine grande davanti a te, come se una forza invisibile ti stesse abbracciando, il nostro Dio dicevi e che non avresti voluto tornare indietro per quanto era bello e per come ti sentivi protetta in quei pochi attimi. Ecco, voglio pensare che tu ora sei lassù, insieme ai nostri cari che non sono più con noi, nel regno della pace eterna, dove non c’è dolore e sofferenza, ma splende la luce perpetua per il riposo eterno.
Ti accolgono gli Angeli e i Santi. Isabella mia, sei nella pace di Dio. 
Non esiste separazione definitiva finchè continueraì a vivere nei nostri pensieri. Non lasciamo che la morte o i dolori rubino i nostri ricordi gioiosi, teniamoci stretta la felicità che abbiamo conosciuta e condivisa. Non andrà mai persa. 
Riposa in pace cara nonna, sarai sempre nei nostri cuori."  Gaby


Come si coniuga il verbo "madre"? 
Non è un verbo?
Ne siete proprio sicuri?
Amare, fare, dare, ascoltare, confortare, gioire, piangere, abbracciare, baciare, accarezzare, sentire, curare, sostenere, proteggere, insegnare, accompagnare, ricordare, studiare, leggere, pulire, cucinare, nutrire, vegliare, urlare, sussurrare, cantare, sorridere, correre, saltare, educare, comprendere, perdonare, subire, sollevare, soffrire, tacere, parlare, pregare... Avete ragione "madre" non è un verbo solo, ma tutti i verbi di una vita insieme.
 F.B.Giacomin

Scelgo un brano immortale pensando a tutti i cari che non sono più con noi. Mia madre adorava questa melodia: "Stairway to Heaven", scalinata per il paradiso, interpretato dal
Gimnazija Kranj Symphony Orchestra di Slovenia.




Il paradiso è sempre dove l’amore dimora.
Jean Paul