sabato 6 febbraio 2016

Emozioni positive con i dream catcher



Occorre svegliarsi la mattina
per affrontare la giornata con serenità
pensando che sta accadendo qualcosa 
di straordinariamente bello e inaspettato... 


Oggi vi porto nel mondo dei simboli spirituali, quelli che ci accompagnano ad esercitare e proiettare pensieri positivi nella nostra vita. 
Avete per caso un acchiappasogni appeso sopra il letto, sulla porta d’ingresso o su qualche finestra? Sono sempre belli da vedere e per chi ci crede sono una specie di portafortuna. Stando a quanto dice la leggenda, gli acchiappasogni filtrano il nostro mondo immaginario, canalizzano le energie positive e trattengono quelle negative, cioè tutti gli incubi che facciamo di notte.



Si tratta di una credenza popolare che ha origine in un mito molto interessante e che oggi vi presento in questo articolo.
L’acchiappasogni, dall’inglese: dreamcatcher, ha origine in un popolo nativo americano, gli Ojibwa, che si concentrano nella zona dell’Ontario, nel Wisconsin e in Minnesota. Si tratta di una splendida produzione artigianale che fa parte della loro cultura e delle loro tradizioni. Per produrre gli acchiappasogni, usavano la fibra di ortica e la annodavano a un cerchio tondo o a forma di goccia, grazie al quale riuscivano a creare una rete simile a una ragnatela. Un altro materiale molto usato era il legno di salice e, in generale questi oggetti avevano un diametro di circa 10 centimetri, non molto grande.



Li vendevano spiegando che, proprio grazie a loro, è possibile scacciare gli incubi e allontanare le energie negative e gli spiriti malvagi.
Nonostante le critiche, durante gli anni ’60 gli acchiappasogni divennero uno degli oggetti più venduti in America, diffondendosi poi massivamente in tutto il mondo.



Come funzionano e a cosa servono?
Gli acchiappasogni vanno appesi sulla testata del letto o sopra le culle dei bambini. Il loro scopo è quello di far svanire gli incubi o le visioni maligne che a volte ci tormentano. Secondo il popolo degli Ojibwa, funzionano in questo modo:
Mentre dormiamo, gli incubi o le energie negative rimangono intrappolate in quella specie di ragnatela. I sogni belli e le emozioni positive, invece, scendono lungo le piume e pian piano arrivano fino a noi. Al mattino, la luce delicata del sole fa sparire gli incubi e li allontana per sempre dal nostro acchiappasogni. Splendido pensiero, non vi pare?



Questa tradizione tramandata dagli Ojibwa ha origine da una splendida leggenda, la cui protagonista è una donna molto bella di nome Asibikaashi. È conosciuta anche con il nome di “donna ragno”, ma non ha una connotazione negativa o spaventosa. Questa buona donna, infatti, veglia su tutti i bambini del mondo.



Stando alla leggenda, Asibikaashi si china sulla culla o sul letto dei bambini piccoli per tessere una tela invisibile, una trama sottile e delicata capace di raggiungere qualsiasi incubo per poi farlo sparire. Finché Asibikaashi è presente, al bambino non può mai succedere niente di male. Tutte le energie negative rimangono intrappolate nella sua tela fino al mattino, momento in cui la luce del giorno ridà vita a tutto ciò che è buono e fa svanire tutto ciò che è cattivo. Non c’è dubbio, si tratta proprio di una bella leggenda.



Purtroppo, non possiamo dire con certezza che allontanano le energie negative, ma comunque, impariamo a pensare positivo.  Non importa di che colore sono o la forma che hanno, è sempre bello avere degli acchiappasogni appesi da qualche parte.
(fonte web)


Ricordo che la mia casa a Vienna era piena di questi simboli, ma mia madre, che li adorava, li appendeva sulla terrazza, e chissà, forse funzionavano pure per me e i miei fratelli. Per puro caso ho trovato questo video con il brano "Amy's Heart" di Phonique, che sembrano dei frammenti di un sogno, probabilmente di una ballerina, che passa tra l'erba alta e gli "indian dreamcatcher", che dovremmo tutti averne, almeno uno, per cacciare via i brutti pensieri.







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