domenica 22 settembre 2019

Mai perdere di vista il vero valore della vita



Cari amici di Milleunsorriso, è da tanto che sono assente e oggi voglio condividere un fattore reale e preoccupante che ci colpisce tutti, e che serve a farci riflettere.
Siamo sempre più connessi, sia sul cellulare che sul computer, per navigare nel mondo virtuale, quello finto, dove tutto è possibile, dove ci sentiamo importanti e apprezzati, ma perdiamo di vista il vero valore della nostra vita quotidiana. Quanto conta il piacere di stare con gli amici, con la famiglia, andare a un concerto, fare attività fisica, cucinare qualcosa di buono, trascorrere tempo lontani dalla rete per fare una passeggiata nella natura o leggere un bel libro? Siamo tutti contagiati e non c'è via di ritorno. Non sappiamo cosa porterà questa grande rivoluzione tecnologica nel mondo dei nostri figli e nipoti. Possiamo solo decidere come meglio impiegare i nostri preziosi momenti durante ogni giornata. 
A ogni cosa il suo tempo. C’è un tempo per tutto. Quasi sempre controllare i social non è una cosa urgente, quindi può aspettare. Rimandando anche solo di mezz’ora vi accorgerete che non succede nulla. Aiutatevi dandovi un orario per collegarvi e un tempo massimo per restare collegati. Man mano che vi risulta facile aspettare a connettervi, procrastinate ulteriormente.



Penso che la vita sia il più grande dono che abbiamo e non dobbiamo sprecarla neanche per un minuto. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano, impara ad accettare la vita come viene, così ogni singolo giorno ha il suo valore. L’importante è essere felice oggi, perciò riempi il cuore di gioia e fanne la scorta per quando le giornate saranno più grigie.
Ho scritto ai miei tanti e fedeli amici di Facebook e Messenger che ho bisogno di staccare e di prendermi una pausa. Quasi tutti hanno risposto "hai perfettamente ragione cara Gaby, dovremmo fare la stessa cosa."



Lanciato per la prima volta nel 2004, Facebook ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, socializzare, connettersi con le persone, condividere pensieri e attimi della propria vita. E’ diventato di uso così comune che sono in pochi a non avere un proprio profilo su questo social network. I recenti dati  sostengono che in Italia sono attive al mese ben 30 milioni di persone, di cui 28 milioni si collegano tramite cellulare.
Ogni mezzo o strumento di comunicazione, se usato in modo disfunzionale, diventa problematico. Ecco così apparire diventa un bisogno compulsivo di controllare il proprio o altrui profilo, una tendenza all’isolamento dal mondo reale, che può portare anche a patologie come disturbi d’ansia o depressione. Questi sono alcuni dei sintomi dell’uso eccessivo e sbagliato dei social network che, paradossalmente, colpisce soprattutto gli adulti.



Per alcune persone il legame con i social diventa indispensabile: a casa, in ufficio, in auto, le chat sono sempre attive, una sorta di distrazione continua, si vive nella condizione di essere “alone together”, soli insieme. Una dipendenza, dunque, che spinge sempre più verso una realtà differente dalla vita concreta, in cui si può fingere di essere diversi, dare l’immagine che si preferisce e curiosare nelle esistenze altrui.
La prima strategia per uscire dalla dipendenza è riconoscerla. Ed è difficile, visto che la patologia si cela dietro comportamenti assolutamente normali, o quantomeno non deviati. Il primo campanello d’allarme è sicuramente il numero di ore che, di giorno e di notte, si passano sui social, ossia l’esigenza di una connessione continua.
In questi casi bisogna spezzare il cerchio e decidere di dedicare alla rete soltanto alcuni momenti precisi: un’ora la sera, un’ora nella pausa pranzo, ad esempio. Basta. Quando poi la sofferenza si fa più acuta, e ci si accorge di non riuscire a vivere senza quello specchio, allora è il caso di chiedere aiuto.  E quasi sempre la disintossicazione passa attraverso una riappropriazione della vita reale. Una passeggiata con un amico ad esempio, piuttosto che cinquemila contatti e qualche centinaio di “mi piace” su Facebook.
Tipicamente la prima cosa che si fa quando si è svegli, e l’ultima prima di addormentarsi, è quella di consultare la bacheca di Facebook. Ci si sente vuoti o non completi senza aver consultato il profilo, fino a percepire veri sintomi di panico. Tutto va a discapito delle altre attività, da quelle lavorative a quelle sociali, che vengono considerate meno interessanti e coinvolgenti rispetto al social network. Si rilevano anche sintomi di astinenza e panico se si è impossibilitati ad accedere. (oppure se non troviamo il cellulare)



L’obiettivo, ovviamente, non è quello di evitare totalmente di collegarsi. Ma è necessario che si riacquisisca la capacità di scegliere se collegarsi o meno. Non dev’essere più un bisogno impellente e compulsivo. E’ importante che ritorni ad essere un interesse marginale, una delle tante cose che si fanno e non l’unica o la prevalente. Fai che questo automatismo venga cambiato: se ti viene voglia di consultarlo, prova a dirti “lo guarderò dopo”, cerca di posticiparlo e prediligere il fare altro. 
Molto probabilmente diventerai più felice, più produttivo, costruttivo e socializzante. Il tempo risparmiato da Facebook potrà essere utilizzato per svolgere altre attività, risolvere i piccoli problemi quotidiani o individuare nuove fonti di piacere e benessere. 
web https://www.iwatson.com/dipendenza-facebook-come-uscirne/



La vita non è sempre rose e fiori, bisogna saperla vivere e superare ogni difficoltà grande o piccola che sia. Un cielo limpido e azzurro può oscurarsi da un momento all'altro. Perciò vi ripeto, "godetevi ogni attimo, pienamente, consapevolmente, ma questa volta aggiungo: lontani da internet."



Voglio inoltre ringraziare i miei amici di Facebook per i 2779 mi piace della mia pagina Milleunsorriso. Spero di aver contribuito a rendervi le giornate più solari e piacevoli, con il giusto senso di pace interiore e gratitudine per le cose belle che abbiamo. Non voglio scioccarvi con questo video, ma soltanto consigliare di limitare l'uso del cellulare, dei social, del mondo cyber perchè credo, che oggi come oggi, è diventato il nostro più grande problema che dobbiamo affrontare ognuno a modo suo, con determinazione, coraggio e convinzione.






Milleunsorriso vi augura ogni bene,
 gioia e serenità, 
salute e tanta energia positiva
 per sorridere e amare, 
con la voglia di vivere! 










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