mercoledì 12 novembre 2014

Imparare dai maestri di vita

L'handicap è un mondo vasto ed è un argomento serio. Non ha bisogno di spiegazioni, ma di rispetto e di comprensione.
L’occhio che la cultura dovrebbe modificare nei confronti del disabile dovrebbe indurci a considerare il disabile non con commiserazione o come un diverso, ma con solidarietà, come un compagno di viaggio, certamente sfortunato in certe forme di handicap, ma non estraneo alla nostra esperienza. Purtroppo l'Italia è un paese con scarsa cultura per l'aiuto ai disabili.



Una storia vera 
(anonimo) 
Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.
Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere. In tre correvano, un piccolo ragazzino cadde sull'asfalto, fece un paio di capriole e cominciò a piangere.
Gli altri otto sentirono il ragazzino piangere. Rallentarono e guardarono indietro. Si fermarono e tornarono indietro, ciascuno di loro. Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo chiedendolo: "Adesso stai meglio?" Allora tutti e nove si abbracciarono e camminarono verso la linea del traguardo.
Tutti nello stadio si alzarono e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti. Persone che erano presenti raccontano ancora la storia.
Perché?
Perché dentro di noi sappiamo che la cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi. La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta rallentare e cambiare la nostra corsa. 
"Una candela non ci perde niente nell'accendere un'altra candela".
preso da Parole di Saggezza 


Tutti abbiamo una meta nella vita, un dono unico o un talento speciale da offrire agli altri. 
Le coincidenze costellano la nostra giornata, ci stupiscono, talvolta sconvolgono i nostri piani e ci cambiano la vita, ma ci ostiniamo a ignorarle. Se invece ci fermassimo a riflettere, scopriremmo che tantissimi avvenimenti apparentemente casuali sono stati in realtà dei piccoli miracoli. So che questo video-choc non è adatto a tutti, per una realtà estremamente drammatica, ma lo voglio pubblicare proprio per questo, una seconda volta. Il suo forte significato potrà suscitare solo stima e grande rispetto nei confronti di uno, come Nick, prigioniero nel suo corpo a metà e allo stesso modo un gigante come persona.
Nelle letture spirituali dicono che "i prescelti" sono creature selezionate con cura e il loro destino è la loro grande forza. Ne sono convinta anch'io.
Non tutti sono in grado di affrontare ed accettare problematiche terribili.
"Non ha senso l'essere completi fuori quando si è incompleti dentro."
Dice nella sua intervista. Non serve aggiungere altro. 
Basta vedere solo il suo sguardo vigile, i suoi occhi luminosi che mostrano questa incredibile forza d'animo e la voglia di vivere. 
Sembra assurdo, ma anch'io nella mia situazione ho imparato a trasformare il costante dolore di avere un figlio speciale in un dono, in una missione d'amore, in una grande opportunità che mi ha resa più forte e felice, consapevole e matura, disponibile e aperta per aiutare quelli che ancora non sanno come muoversi nel mare delle difficoltà di ogni giorno, oppure come prepararsi ad entrare nel lunghissimo tunnel che si chiama sofferenza. Perchè solo quando si tocca il fondo apprendiamo il vero senso dell'essere, il vero significato dell'amore e del sacrificio. Imparare ad accettare quello che mai si pensasse possibile ce lo insegnano questi maestri di vita. Mio figlio è uno di loro.
Dovrebbe farci riflettere quando ci lamentiamo di ogni piccola sciocchezza, delle cose futili, quando fisicamente siamo così perfetti e sani, con tutti gli organi a loro posto e non sappiamo neanche apprezzare quello che abbiamo. 
Nick è un prescelto, un vero autentico "profeta" in mezzo a tutti noi.
Possiamo solo cercare in parte di capire la sua importante lezione di vita, ascoltare il messaggio delle sue parole, dare un senso a ogni momento.
Bisogna smettere con l'autocommiserazione per le cose che non vanno e ringraziare il cielo per quello che siamo, noi che abbiamo tutto e possiamo fare ciò che desideriamo.

                       
                            
Un pensiero positivo crea miglioramento e lui è un fenomeno che conferma la regola.
La regola si chiama coltivare un sano ottimismo e una grande Fede, perchè il loro guadagno è la perseveranza e la forza d'animo.


La creatività crea cambiamento, l'affetto e l'amore portano calore, forza e pace nel cuore. 
    Non importa cosa ci riserverà il futuro e quali situazioni ci troveremo ad affrontare.
    So che comunque vada, adesso e sempre... non molleremo mai!





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