martedì 25 febbraio 2014

Parigi e il tempo delle cattedrali

E' una storia che ha per luogo, Parigi, nell'anno del Signore, 
millequattrocentottantadue, storia d'amore e di passione 
e noi gli artisti senza nome della scultura e della rima 
la faremo rivivere da oggi all'avvenire... 


Torno da un breve viaggio a Parigi, che inaspettatamente mi ha regalato in questo periodo un magnifico cielo azzurro e temperatura mite. Per poche ore avevo la fortuna di girare alcuni dei posti caratteristici di questa città imperiale, accompagnata da una donna e amica speciale, che mi ha fatto anche assaggiare i famosi Macarons.
A Parigi il cuore resta lungo la Senna, ma la gola, per chi adora i dolci, va tutta a questi squisiti biscottini, tipici dolcetti tondi dai mille colori e sapori. Che meraviglia, grazie Marialuisa!

Mi tornava in mente uno dei spettacoli più belli che ho visto al teatro e non mi stancherò mai di rivederlo, Notre Dame de Paris.
Purtroppo non ho fatto in tempo a scattare delle foto della maestosa cattedrale, prossima volta.
L'opera è un capolavoro di Victor Hugo (Besançon 26 febbraio 1802 – Parigi 22 maggio 1885) che non è stato solo un grande poeta, ma drammaturgo, saggista, scrittore, aforista (e ce ne sono in questo blog), politico e attivista per i diritti umani francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia, non classificabile sotto alcuna etichetta. Seppe tenersi lontano dai modelli malinconici e solitari che caratterizzavano i poeti del tempo, riuscendo ad accettare le vicissitudini non sempre felici della sua vita per farne esperienza esistenziale e cogliere i valori e le sfumature dell'animo umano. 



È autore anche di numerosi disegni.
Tra le sue opere più famose ricordiamo: Hernani, Lucrezia Borgia, Il re si diverte, Notre-Dame de Paris, I miserabili.
" L'insieme della mia opera un giorno sarà come un tutto indivisibile.
Un libro molteplice che sintetizzi un secolo, ecco quello che lascerò dietro di me."V.Hugo


Consacrata nel 1163, Notre-Dame è, come detto, carica di storia, di letteratura, d’arte. Alla luce fiocamente colorata che le sue vetrate lasciano trapelare, le immense navate raccontano il vero e il fantastico. 
Sono dieci le campane che hanno risvegliato la città il 23.Marzo 2013 per la grande celebrazione degli otto secoli e mezzo del tempio parigino.
I più vecchi e famosi sono due,  Emmanuel e Marie, i nuovi sono Gabriel, Anne-Geneviève, Denis, Marcel, Etienne, Benoît Joseph, Maurice e Jean Marie.



Hanno visto incoronazioni e uffici funebri, teorie di pellegrini, epifanie di santi, generali vittoriosi divenuti imperatori. E i bambini di tutto il mondo, dopo la diffusione globale del cartone animato tratto dal romanzo di Victor Hugo, Notre-Dame de Paris (1831), sanno di Quasimodo, innamorato di Esmeralda, che vaga tra guglia e guglia, spiando la zingara da sotto l’ala dei mostri di pietra. Sanno delle campane di cui il Gobbo era re, degli amori e degli odii maturati dietro le colonne, nella tenebra degli altari, negli alvèoli del Coro. Chi abbia anche letto il celebre libro non dimentica il tragico finale, lo rivede in ogni cono d’ombra della chiesa; lo scheletro sghembo di Quasimodo, ancora abbarbicato a quello di Esmeralda, impiccata dal boia, finisce in polvere appena tentano di separarlo dagli ancora colorati resti di lei.

"Amare è essere due in uno: un uomo e una donna fusi come Angeli in cielo."V.Hugo




"Vivono soltanto coloro che lottano."


"Quando due anime infine si sono trovate, si sono scoperte compatibili e complementari, hanno compreso di essere fatte l'una per l'altra, di essere dunque simili, si stabilisce tra loro per sempre un legame, ardente e puro, proprio come loro, un legame che inizia sulla terra e continua per sempre nei cieli." V.Hugo


Poesia inconfondibile, che va dritto al cuore, dove è il suo posto.
Vi dedico il finale, il mitico pezzo cult di Notre Dame de Paris, cantato da Matteo Setti e l'intero cast, live all'Arena di Verona. 
E' talmente entusiasmante e coinvolgente che viene voglia di saltare sul palco e cantare insieme a loro! 


In questo tempo delle cattedrali la pietra si fa, statua musica e poesia... 
e tutto sale su verso le stelle su mura e vetrate, la scrittura è architettura... 


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